Ipnotizzati dalla tecnologia e perennemente supini su letti e giacigli. Sono i figli di oggi, così incomprensibili per i padri: sono Gli sdraiati, appunto, secondo Michele Serra. Che affronta uno dei temi più affascinanti e più difficili nell'unico modo possibile: partendo da se stesso
di Giuseppe De Marco
Padri e figli. Scusate se è poco. Un argomento nella top five delle principali questioni che ambasciano l’umanità, probabilmente a far data dalla prima alba in cui un giovane primitivo ha trovato sbarrato l’ingresso della caverna di ritorno da una notte brava a caccia di mammuth. Una classifica, beninteso, che vede la presenza di diverse altre quisquilie tipo l’amore, la vita, la morte, il potere. Ma il tema generazionale è forse il solo capace di racchiuderle tutte in una botta sola. Si perché a parlare del rapporto genitori/figli (dovero
In Mi Riconosci, Andrea Bajani dà l'addio allo scomparso autore di Sostiene Pereira: amico, maestro e padre putativo. Un omaggio da scrittore a scrittore diviene insieme un ricordo, un ritratto e una confessione
di Giuseppe Grattacaso
La scrittura è tra gli strumenti privilegiati per attraversare il dolore. E' a volte terapia, più spesso percorso di analisi e di conoscenza per ricordarci quello che siamo nella nostra finitezza. E' attraverso la scrittura che siamo in grado di parlare della nostra fragilità, di fare i conti con essa, di guardarla negli occhi invece di evitarla. Il dolore è una materia difficile: le parole si intimoriscono, vorrebbero fuggire, ma sanno che il loro compito è quello di affondare in questo tratto di umanità che ci appartiene e segna nel profondo
Requisitoria generale sui comportamenti e sulle responsabilità degli italiani nel recentissimo passato. E' una tesi di laurea per il giovane protagonista Italo Tramontana e un romanzo per l'altrettanto giovane scrittore Paolo Di Paolo, intitolato appunto Dove eravate tutti. Un tentativo di 'autopsia' a corpo ancora caldo
di Matteo Di Gesù
D'accordo, sarà pure legittimo utilizzare il romanzo di Paolo Di Paolo, Dove eravate tutti per aggiornare il mortifero dibattito sull'inadeguatezza del romanzo italiano contemporaneo a raccontare i tempi che sono toccati in sorte alla nazione tutta (“vuole mettere gli americani, signora mia? Quelli sì che sono capaci”); sarà pur lecito squadernare il solito repertorio kulturcritiko-retorico fatto di risentimenti e scoraggiamenti, di idiosincrasie e malinconie (“ah, non ci sono più i romanzieri italiani di una volta, signora mia. E quanto ci ma
Lo scrittore 'Ala Al Aswani ripercorre i giorni della Rivoluzione Egiziana che ha portato alla destituzione del regime decennale di Mubarak. Dall'invasione di Piazza Tahir in poi, l'autore parla di una svolta storica che ha vissuto in prima persona, tra lo sguardo del testimone e la riflessione dell'intellettuale
di Alessandra Minervini
“Quel giorno ero a casa. Mi ero alzato presto per lavorare a un capitolo del mio nuovo romanzo. Sapevo che c’era la manifestazione ma pensavo che sarebbe stato un corteo come tanti altri a cui avevo partecipato con i miei amici di Kifaya. Pensavo insomma che saremmo stati due o trecento, come sempre, circondati da tremila poliziotti. Così mi sono detto: ‘Finisco il capitolo e poi vado a salutare gli amici’. Dopo pranzo ho acceso la tv e ho visto cosa stava succedendo. Sono scappato fuori e sono andato in piazza Tahrir, dove sono rimasto fino alla cacciata di Muba
Viaggi e altri viaggi raccoglie testi nati dai percorsi dello scrittore in momenti diversi. Ci dice qual è lo spirito giusto per guardare un paesaggio e ci racconta la storia di un monumento, ma soprattutto ci ricorda la fondamentale importanza del mettersi in cammino
di Gabriele Salvatori
Samuel Riba è un letterato come non se ne fanno più: costretto a chiudere la sua casa editrice, non sa darsi pace per non aver trovato lo scrittore della vita e lo va a cercare a Dublino. Dublinesque è un capolavoro che omaggia Joyce riflettendo sulla contemporaneità
di Marinella Doriguzzi Bozzo
Apre a Torino, all’interno della stazione Porta Nuova, il centesimo negozio della catena di libri. Che ospita il reparto Kidz, ispirato all'approccio di Reggio Emilia. Ma non è solo l’area per i piccoli a essere pensata apposta per il baby cliente
di Stefania Stecca
Tony Pagoda, il protagonista di Hanno tutti ragione, è un ex cantante di night tanto giramondo quanto tamarro. Alla sua prima prova narrativa il regista, tra i favoriti al Premio Strega, scrive un romanzo divertente e originale, proprio perché centrato tutto sul punto di vista del personaggio
di Remo Bassetti
Le prime quaranta pagine non rendono ottimisti, e lasciano pensare all’ennesimo sfruttamento commerciale di un personaggio mediatico. Strappano qualche sorriso, ma sembrano un assemblaggio semicabarettistico privo di un filo conduttore accettabile. E invece, alla fine, si riconosce un disegno complessivo e una progressiva capacità di affabulazione che avvince il lettore e dà al romanzo una marcia in più rispetto all’ormai consueto noir morale (così potremmo definire il romanzo raccontato da un io narrante che ostenta inconsapevole la sua grettezz