Tre autori emergenti raccontano gli anni Zero in novelle surreali e grottesche: è la Guida letteraria alla sopravvivenza in tempi di crisi, edita da Transeuropa
di Alessandra Minervini
Quel grande osservatore dei (mal)costumi umani che fu Giacomo Leopardi diceva: chi ha il coraggio di ridere è padrone del mondo."
Chi è d'accordo con questa proverbiale massima, legga questo libro. Guida letteraria alla sopravvivenza in tempi di crisi non è una guida in senso stretto. Non è un manuale composto da lemmi a cui corrispondono modi di dire e di fare in tempi di crisi. Piuttosto è un surreale trittico letterario composto da tre novelle sulla falsariga dei film a episodi della commedia all'italiana, nei quali diversi registi raccontavano il Bel Paese che esplodeva (s)travolto dal boom economico. Ma i tempi sono cambiati e il boom economico è solo un vecchio film. Stefano Amato, Fabio Genovesi e Franz Krauspenhaar, come tre moschettieri letterari, sono stati chiamati a raccolta (dalla casa editrice Transeuropa per cui è uscito questo libro) per raccontarci cosa resterà degli anni Zero, gli anni della crisi economica, etica, ambientale, politica, morale. Una crisi che non ha le sembianze di un fatto transitorio, ma quelle di una malattia endemica che divora e logora chi non ce l'ha, la crisi.
Il protagonista del primo racconto Per la serie "24 ore vita e consumi del passato" di Stefano Amato, è una sorta di non-morto che vagheggia ironicamente sulla vita e sul tempo libero, figli della crisi e della disoccupazione: "la mancanza di scelta è una benedizione", dice. Imperdibile il monologo sulla Nutella che "dovrebbe diventare patrimonio dell'umanità".
A sud del paradiso di Fabio Genovesi è invece la storia di un casalingo precario: dopo essere stato licenziato e aver venduto tutto per ricavarne denaro ("una roba dolorosissima partita dalle scemenze e arrivata al cuore dei miei beni più cari"), il giovane, in crisi, sostituisce la sua compagna nei lavori di casa. Forse questo è il racconto più agrodolce, ma non meno bello, della raccolta.
Salsa suprema di Franz Krauspenhaar è l'ultimo racconto del trittico, magnifico esempio di grottesco letterario. E' la storia antiretorica di un uomo, vigliaccamente grasso e unto di autolesionismo, che non ha neanche la forza di suicidarsi per rendere utile la sua inesistente vitalità...
Consigliato a tutti i lettori in crisi di astinenza da autoironia.
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Stefano Amato, Fabio Genovesi, Franz Krauspenhaar, Guida letteraria alla sopravvivenza in tempi di crisi, Transeuropa edizioni 2009, p. 160, euro 10
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