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FILM

E' il tempo per cui un giovane scalatore rimane prigionero nel fondo di un canyon, con un braccio incastrato nella roccia. Raccontando una storia vera, il premio Oscar Danny Boyle unisce i trascorsi psichedelici di Trainspotting con una parabola di autoaffermazione alla The Millionaire, per un film che parla di eroismo e solitudine. Da venerdì in sala


di Alessandra Minervini

Presentato in anteprima nazionale al 28° Torino Film Festival, dove è stato uno dei film più attesi e applauditi, 127 Ore è il nono lavoro cinematografico di Danny Boyle. Il regista che per una generazione è stato “quello di Trainspotting” e che, dopo gli otto Oscar vinti l'anno scorso, sarà per sempre quello di Slumdog Millionaire (in Italia semplicemente The Millionaire).    127 Ore, scritto con Simon Beaufoy (Oscar per Slumdog Millionaire e candidato anche quest'anno per la sceneggiatura non originale) è una sinte
24 Febbraio 2011