• Seguici su:
LIBRI - NARRATIVA

Ancora l'Inghilterra anni '80, marcia e desolata, l'altra faccia del thatcherismo. Ancora storie di eroinomani, gli stessi che abbiamo già conosciuto in Trainspotting, ritratti qualche anno prima. Irvin Welsh, con la scusa del prequel vent'anni dopo, riscrive lo stesso romanzo di sempre: prescindibile eppure irresistibile


di Gabriel D'Amico

Metto le carte sul tavolo: quando si parla di Irvine Welsh perdo molta della mia obiettività. Se un giorno pubblicassero il suo diario delle medie, io sarei in fila al day one e nel leggerlo sarei un uomo felice e appagato. Con queste premesse, potete immaginare la mia reazione nel sapere che era prevista la pubblicazione di un prequel di Trainspotting. Al pensiero di centinaia di pagine di nuove avventure del trio Rents-Franco-Sick Boy il cuore si gonfiava d’attesa. Capirete bene che era difficile ripagare degnamente le aspettative di un fan terminale. Se Skagboys ci sia riuscito
29 Maggio 2013

FILM

E' il tempo per cui un giovane scalatore rimane prigionero nel fondo di un canyon, con un braccio incastrato nella roccia. Raccontando una storia vera, il premio Oscar Danny Boyle unisce i trascorsi psichedelici di Trainspotting con una parabola di autoaffermazione alla The Millionaire, per un film che parla di eroismo e solitudine. Da venerdì in sala


di Alessandra Minervini

Presentato in anteprima nazionale al 28° Torino Film Festival, dove è stato uno dei film più attesi e applauditi, 127 Ore è il nono lavoro cinematografico di Danny Boyle. Il regista che per una generazione è stato “quello di Trainspotting” e che, dopo gli otto Oscar vinti l'anno scorso, sarà per sempre quello di Slumdog Millionaire (in Italia semplicemente The Millionaire).    127 Ore, scritto con Simon Beaufoy (Oscar per Slumdog Millionaire e candidato anche quest'anno per la sceneggiatura non originale) è una sinte
24 Febbraio 2011