FILM
Premiata a Venezia, la pellicola del russo Alexander Sokurov ricalca l'epocale testo di Goethe, riducendo ai minimi termini la narrazione e concentrandosi sui particolari pittorici dell'immagine e della messinscena. Un'altra vittoria del ricatto da "cultura alta" sulle giurie festivaliere...
di Marinella Doriguzzi Bozzo
Come affrontare la recensione di un film da cui si è usciti affranti e desolati? Affranti per la noia sparsa a piene mani, come la semina dei contadini prima dell'avvento delle macchine; desolati per il ricatto che una pretesa "cultura alta" sembra talvolta esercitare nei confronti delle giurie dei festival, che finiscono con il premiare opere ai margini dello specifico cinematografico, comunque lo si voglia intendere. Quest’anno Cannes ha incoronato come miglior film Tree of life di Terrence Malick (leggi) e Venezia questo Faust di Sokurov. Entrambi sontuosi
31 Ottobre 2011