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SPECIALE 150 ANNI/5

coccarda.jpgNon è il solito disfattismo antipatriottico. E' l'arte del disfieri, che la filosofa Luisa Muraro propone nella nostra serie di articoli sull'Unità: prendere le trame ingarbugliate del bel paese e sfoltirle, come si faceva con le maglie usurate per non buttarle via. Disfare la patria per fare gli italiani


di Luisa Muraro

Fatta l’Italia, si è detto che bisognava fare gli italiani, alcuni ci hanno provato e credo che siamo d’accordo per dire che sono venuti piuttosto male, certi dicono addirittura malissimo, ma io non vorrei cedere al pessimismo che è una caratteristica (difetto? virtù?) degli italiani in questione e scelgo di riprendere il discorso da capo. Fatta l’Italia, bisognava cominciare a disfarla.   Dalla padella alle brace, nel disfattismo? No, tutt’altra cosa. Anni fa, guardando l’Arena di Verona e avendo in mente il Colosseo di Roma, ho avuto un
24 Marzo 2011

MOSTRA

In mostra a Verona una eccezionale selezione del paesaggista francese: 100 quadri provenienti soprattutto dal Louvre, che illustrano il percorso di quello che viene definito l'ultimo dei classici e il primo dei moderni. E che aveva negli occhi l'Italia anche quando dipingeva Parigi


di Francesca Castellani

Quando a organizzare una mostra è il Louvre, è un po' come se il Manchester United giocasse in casa tutta la Champions League: il risultato è scontato, e a punteggio pieno. Sto parlando della mostra Corot e l'arte moderna aperta alla Gran Guardia di Verona fino al 7 marzo: 100 quadri provenienti dal grande museo francese, e non solo. Qualcuno (con un pizzico, o magari anche più di un pizzico di snobismo) mi ha detto che in fondo era una mostra con tante opere "di magazzino", provenienti dai depositi. Sarà: ma quando i depositi sono quelli del Louvre
08 Gennaio 2010