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SPECIALE 150 ANNI/5

coccarda.jpgNon è il solito disfattismo antipatriottico. E' l'arte del disfieri, che la filosofa Luisa Muraro propone nella nostra serie di articoli sull'Unità: prendere le trame ingarbugliate del bel paese e sfoltirle, come si faceva con le maglie usurate per non buttarle via. Disfare la patria per fare gli italiani


di Luisa Muraro

Fatta l’Italia, si è detto che bisognava fare gli italiani, alcuni ci hanno provato e credo che siamo d’accordo per dire che sono venuti piuttosto male, certi dicono addirittura malissimo, ma io non vorrei cedere al pessimismo che è una caratteristica (difetto? virtù?) degli italiani in questione e scelgo di riprendere il discorso da capo. Fatta l’Italia, bisognava cominciare a disfarla.   Dalla padella alle brace, nel disfattismo? No, tutt’altra cosa. Anni fa, guardando l’Arena di Verona e avendo in mente il Colosseo di Roma, ho avuto un
24 Marzo 2011

ATTUALITA'

I casi di pedofilia scoperti all'interno della Chiesa hanno provocato reazioni molto dure da parte dell'opinione pubblica e dello stesso Ratzinger. Ma che la gerarchia cattolica accetti di sottoporsi alla giustizia penale non è necessariamente un buon segno


di Luisa Muraro

Mettere in prigione un prete non è una risposta. Avrete capito che sto parlando dell’ondata di scandali, causata dai molti casi di pedofilia scoperti anche in Europa, che ha colpito principalmente la Chiesa cattolica.     I fatti scandalosi li conosciamo e sono di due ordini: gli atti di pedofilia da una parte e, dall’altra, la copertura offerta ai colpevoli da coloro che avevano la responsabilità di difendere le vittime. Tra i due livelli di scandalo, il secondo (la copertura) è il più grave. Ma l’uno non è separato dall&rsqu
22 Giugno 2010

ATTUALITA' - NON E' UN PAESE PER DONNE? / 4

Nel Medioevo erano chiamate così le donne che non volevano né sposarsi né chiudersi in monastero, e vivevano libere di muoversi e pensare. Margherita Porete era una di loro, e giusto settecento anni fa venne condannata per eresia: aveva solo scritto che cercare Dio nelle chiese è da asini


di Luisa Muraro

Quest’anno è il settimo centenario della morte di Margherita Porete. Era una beghina e morì sul rogo. Beghina, così come ai nostri giorni femminista, è uno di quei nomi che gli uomini di potere rendono ridicoli e sospetti perché sono i nomi di donne indipendenti dal sistema di potere. Non ho niente contro gli uomini ma critico quelli che corrono dietro al potere e le donne che corrono dietro a loro. Beghine si chiamavano nel Medioevo quelle donne che non volevano né sposarsi né chiudersi in un monastero, e vivevano da sole o in piccoli gru
10 Marzo 2010

ATTUALITA'

Il caso Boffo-Feltri è solo l'ultima dimostrazione: una Chiesa che s'immischia in trame politiche ha tutto da perdere. Un appello ai vescovi italiani e alla Santa Sede: ognuno stia al suo posto


di Luisa Muraro

Si è capito molto presto che il nuovo papa, teologo di buona qualità, non sa di politica: l’evidenza è venuta con l’incidente di Ratisbona, quando Ratzinger, nel corso di una bella conferenza, fece una dotta citazione sull’Islam che sembrava che gliel’avesse suggerita il diavolo, noto fomentatore di disordini. Vicino al papa quelli che sanno di politica, o presumono di saperne, sono tanti e a quel punto si sono fatti avanti. I risultati li stiamo vedendo: la Chiesa è diventata molto più permeabile che in passato ai veleni di questo mon
17 Febbraio 2010

LE IDEE - ATTUALITA'

La filosofa Luisa Muraro spiega a cosa mirava il gesto del folle che ha colpito Berlusconi


di Luisa Muraro

Il gesto di Massimo Tartaglia continua ad essere interpretato nel registro dell’odio e dell’amore. Tutti i commenti vanno in questo senso. Secondo me, sono tutti fuori strada. Dal primo momento io ho seguito un altro filo di pensieri, che mi sono decisa a esporre. Quel gesto non mirava a uccidere e dunque non era ispirato dall’odio, perché l’odio uccide. A che cosa mirava dunque? La risposta è evidente nei fatti stessi: mirava a cancellare, anzi a distruggere, il sorriso dalla faccia di Silvio Berlusconi. E così è stato, per quella strana, im
27 Dicembre 2010

CULTURA

La filosofa di Alessandria d'Egitto fu uccisa nel 415 da un gruppo di fanatici cristiani. E' passata alla storia come una martire della scienza, versione femminile di Galileo. Ma la sua vicenda nasconde un mistero ancora più inquietante 


di Luisa Muraro

Ipazia di Alessandria ha un conto aperto con la nostra civiltà che dobbiamo incominciare a pagare. Parlo, per chi ancora non conoscesse questo nome, della scienziata e filosofa neoplatonica, maestra nel Museo di Alessandria d’Egitto (non un museo, ma un centro di studi superiori) che, nell’anno 415 dell’era cristiana, venne trucidata da un gruppo organizzato di cristiani fanatici. Il delitto restò impunito perché l’inviato imperiale non fece il suo dovere. Da parte di chi ha a cuore la tradizione religiosa cristiana, io mi aspetto un preciso co
11 Dicembre 2009