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ARTE MODERNA

Fa tappa al Guggenheim di Venezia la mostra sui Vorticisti, gruppo inglese parallelo a Futurismo e Cubismo, che riconosceva in Ezra Pound e Wyndham Lewis le proprie guide artistiche e spirituali. L'utopia artistica di un nuovo uomo e un nuovo mondo, spenta dalla prima guerra mondiale e dimenticata troppo in fretta 


di Francesca Castellani

Alzino la mano quanti, tra i non addetti ai lavori, l’hanno sentito nominare. Eppure il Vorticismo si iscrive a pieno titolo tra le avanguardie storiche del novecento, a fianco dei dei Cubisti, del Futurismo e del Costruttivismo russo, movimenti con i quali condivide moltissimo. Prima di tutto la spinta vitalistica (e romantica) verso l’apoteosi della macchina e quel vortice di energia primigenia che lega, in misteriose simbiosi, meccanica e soggettività, individuo e grandi movimenti di massa. Uno spiritualismo sotteso, uno spirito di rinnovato umanesimo – il legame pr
26 Aprile 2011

SPECIALE 150 ANNI/3: L'ARTE

coccarda.jpgBen più di libri e giornali, fu la pittura a fare da "mass media" per il popolo del Risorgimento. I migliori pennelli d'Italia riportavano avvenimenti e personaggi direttamente dai campi di battaglia, dando vita ad un immaginario che, da qualche parte, sopravvive ancora oggi


di Francesca Castellani

“Si attraversa una grande metropoli invecchiata nella civiltà…e gli occhi sono tratti verso l’alto, sursum, alle stelle; e sulle piazze, agli angoli degli incroci, personaggi immoti, più grandi di quelli che passano sotto di loro, raccontano in un linguaggio senza parole le fastose leggende della gloria, della guerra, della scienza e del martirio. Anche l’uomo più indifferente, più disgraziato o più vigliacco, mendicante o banchiere, si lascia per un istante conquistare dal fantasma di pietra”…   Quanti di noi sanno
17 Marzo 2011

MOSTRE

Cento ritratti per cento personaggi: eroi di guerra e uomini comuni visti dagli occhi di artisti italiani e internazionali. Tra un Ingres in soggiorno romano e il Modigliani andato a scuola da Cézanne, la mostra padovana Il volto dell'Ottocento riscopre un secolo in cui la nostra arte era tutt'uno con quella del mondo


di Francesca Castellani

Correva l’anno 1911. A Firenze Ugo Ojetti, critico e storico di punta, inaugurava a Palazzo Pitti una mostra sul Ritratto italiano dalla fine del ‘500 al 1861. Ai connazionali di allora, un po’ smarriti un po’ depressi tra il chiasso futurista e l’innegabile predominio straniero emerso dalle prime Biennali, si offriva un riscatto dal provincialismo. A segnare la via d’uscita era proprio il ritratto: genere “socievole” in cui gli artisti del nostro ottocento, con l’aiuto di cotanto passato (ecco perché partire dal ‘500), erano r
13 Ottobre 2010

PERSONAGGI ESTIVI

Dallo sbarco in Normandia allo sbraco con cellulare e frigobar. Antropologia (non) culturale di una specie marittima in espansione


di Francesca Castellani

Il gommone è senza dubbio un’invenzione geniale. Creato durante la seconda guerra mondiale, ha reso possibile lo sbarco in Normandia e contribuito alla sconfitta del nazismo. Purtroppo però il gommone, se nel tempo è cambiato parecchio (non si piega più come uno zaino, non è più tutto di gomma, etc etc), non ha perso la sua caratteristica principale: quella di sbarcare truppe, ovunque e facilmente.   Ovviamente la truppa di oggi non è armata di fucili e bombe, bensì di ombrelloni-contenitore frigo-stereo-racchettoni-cellulare;
01 Agosto 2010

ATTUALITA' - NON E' UN PAESE PER DONNE? / 5

Da Vanessa Beecroft a Marina Abramovic, oggi le donne si sono fatte strada nel mondo dell’arte. Ma ancora alla fine dell’Ottocento non potevano neanche entrare in Accademia. Ricordiamo le anonime “suffragette” della pittura, sopravvissute a divieti, diffidenze, insulti


di Francesca Castellani

Mi hanno chiesto di parlare di donne e arte, ma non parlerò delle donne artiste: delle Zaha Hadid, delle Vanessa Beecroft, delle Sophie Calle, delle Marina Abramovic. Certamente a fatica e sgomitando in un mondo ancora maschilissimo, certamente concedendo molto (compresi i lugubri rituali di ossa, così di moda in questo lugubre presente), sono comunque quelle che ce l’hanno fatta, o meglio: hanno potuto farcela.   Non parlerò nemmeno delle “zie”: anni ’50-60, quando una Carla Accardi si faceva fotografare in borghesissimo golfino twin-set e cot
11 Marzo 2010

MOSTRA

In mostra a Verona una eccezionale selezione del paesaggista francese: 100 quadri provenienti soprattutto dal Louvre, che illustrano il percorso di quello che viene definito l'ultimo dei classici e il primo dei moderni. E che aveva negli occhi l'Italia anche quando dipingeva Parigi


di Francesca Castellani

Quando a organizzare una mostra è il Louvre, è un po' come se il Manchester United giocasse in casa tutta la Champions League: il risultato è scontato, e a punteggio pieno. Sto parlando della mostra Corot e l'arte moderna aperta alla Gran Guardia di Verona fino al 7 marzo: 100 quadri provenienti dal grande museo francese, e non solo. Qualcuno (con un pizzico, o magari anche più di un pizzico di snobismo) mi ha detto che in fondo era una mostra con tante opere "di magazzino", provenienti dai depositi. Sarà: ma quando i depositi sono quelli del Louvre
08 Gennaio 2010