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TEATRO

Un bel ricordo d'inizio stagione, Il viaggiatore onirico di Emanuele Conti, dove un impiegato fantozziano prende il bus sbagliato e finisce in un universo parallelo. E' un mondo surreale eppure tanto vicino al nostro, con un consiglio d'amministrazione impegnato a varare "grandi opere" decisamente famigliari


di Sergio Buttiglieri

Chi a teatro in genere ama andare a vedere testi tormentati, in cui si mette a nudo la fragilità umana, come il sottoscritto, di fronte al Viaggiatore Onirico in scena al Teatro della Tosse di Genova potrebbe pensare di non restare troppo coinvolto.   E invece: si comincia dai tre semplici teli bianchi stropicciati, su cui viene proiettato un iconico orologio a pendolo prima e poi rimesso in moto da un buffo omino lungo lungo, issato con i suoi scarponi da clown, e la sua mascherina fiabesca, su una precaria scaletta con tanto di iperboliche rotelle che fuoriescono dal pendolo inon
22 Giugno 2011