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LIBRI

Giovanissimo fu partigiano nella brigate Garibaldi. Poi divenne dirigente di partito e direttore dell'Unità: nel suo libro Il midollo del Leone racconta di quando, dopo la guerra, il Pci abbandonò le utopie internazionaliste che venivano da Mosca per dedicarsi a "fare gli italiani" 
 


di Franco Milanesi

È ben chiaro ad Alfredo Reichlin quale sia stato l’obiettivo del Pci dopo il 1945: dare ai ceti subalterni piena cittadinanza democratica, trasformare le “plebi”, oscillanti tra sottomissione e ribellismo, in “popolo”, facendo così del proletariato parte organica e progressiva di una società capace di riconoscersi in un progetto comune di crescita e democrazia. Non escludendo il conflitto, ma ricomponendolo nel superiore interesse nazionale. La dirigenza del partito comunista, pur con differenze di intonazione tra i vari leader, si indirizz&og
17 Ottobre 2010

La vignetta del lunedì

 


di Gianluca Buttolo

 
14 Giugno 2010