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LIBRI

Nel saggio Il Paese delle badanti, l'antropologo Francesco Vietti percorre a ritroso il viaggio delle migranti moldave che vengono in Italia per accudire i nostri anziani


di Alessandra Testa

La Signora conta le malattie ed io i suoi anni. Lei trattiene la mia giovinezza, io cullo la sua vecchiaia. (Tetyana Kochetygova, poetessa e badante)     Lunedì mattina, parcheggio del macello di Torino. È da qui che, ogni settimana, partono i pullmini per la Moldavia su cui le ragazze che assistono i nostri anziani tornano a casa. Strette strette fra pacchi chiusi con cura, buste coi soldi, fotografie e persino elettrodomestici di ultima generazione, affrontano una traversata di quaranta ore per poter riabbracciare i propri cari. E ricominciare, perché la loro
29 Aprile 2010