FILM
In una clinica-castello isolato dal resto del mondo, il Dr. Kruger aiuta i suoi pazienti a morire. Incoronato al Festival di Roma e accolto dalla critica come geniale e dissacrante, il film del francese Olias Barco torna sull'ormai abusato tema del fine-vita, tentando di infrangere tabù che forse nemmeno esistono
di Marinella Doriguzzi Bozzo
Uno splendido castello fra la neve e in primo piano alberi scheletrici a frastagliarne le geometrie severe. Come in quello cartoline “artistiche” che sempre più raramente si ricevono. Sul retro non ci sono i soliti saluti, ma degli estremi saluti. Perché di nuovo di morte si parla, dopo i recentissimi film di Woody Allen (Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni) e di Clint Estwood (Hereafter). Ma questa volta lo si fa con un budget bassissimo, un bianco e nero ossessivo, e, soprattutto, con una scommessa frigida, costruita a tavolino. Scommess
18 Gennaio 2011