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TEATRO

E' Armando Punzo, che come ogni anno ci propone i suoi allestimenti unici all'interno del penitenziario di Volterra. Come sempre lontano dal buonismo ricattatorio e dalle lusinghe della fama, stavolta è alle prese con Santo Genet, commediante e martire


di Igor Vazzaz

C'è qualcosa di inaudito e impossibile, nel teatro di Armando Punzo e della Compagnia della Fortezza, nel senso letterale dei termini: inaudito come inascoltato, oltre che inusitato, grido d'allarme entusiasta e sanguinante che giunge da quell'altrove inferico che è l'istituto penale; impossibile non perché materialmente irrealizzabile, ma perché il gioco (al massacro) utopico praticato da questo teatrante allucinato sembra sempre sfuggire alla contrattazione, quasi applicasse davvero quel paradossale slogan lottacontinuista che recitava "Se ci dai dieci, chied
12 Agosto 2013