• Seguici su:
ARTE

Tintoretto, vita e miracoli

Curata da Vittorio Sgarbi, la mostra alle Scuderie del Quirinale di Roma illustra la 'carriera' del pittore veneziano, commissione dopo commissione. Il suo sguardo già quasi romantico sul mondo, la sua sensibilità da fotografo ante-litteram, il senso per il "marketing" di chi ha sempre precorso i tempi.


di Marco D'Egidio

Tintoretto, Il Miracolo dello Schiavo, 1547-1548


Uno schiavo giace disteso, nudo, sotto gli occhi dei suoi aguzzini increduli. Ridotti in frantumi attorno a lui sono i bastoni e i martelli che stavano per conficcarsi nel suo corpo. E’ il Miracolo di San Marco, calato a testa in giù sulla pubblica piazza per impedire il supplizio. Questo grande telero di Jacopo Robusti, detto il Tintoretto (Venezia, 1519 – Venezia, 1594), al quale è dedicata la mostra alle Scuderie del Quirinale curata da Vittorio Sgarbi, domina la prima sala accanto a un autoritratto giovanile dell’artista. (immagine in basso)
 
Le due opere, all’incirca contemporanee (Tintoretto ha poco meno di trent’anni quando gli viene commissionata la rappresentazione di un miracolo del protettore di Venezia per la sala Capitolare della Scuola di San Marco), sono la chiave di accesso al mondo di questo precursore della modernità dallo sguardo acceso, accigliato, quasi di sfida. L’attimo è fermato nel momento di massima armonia del movimento. Il realismo quasi "fotografico" della scena si coglie nella naturalezza, pur agitata, con cui le figure interagiscono. La messa a fuoco sul primo piano si accompagna alla resa più frettolosa dello sfondo, poco più che abbozzato, una scenografia di teatro. Pennellate audaci, precise quando lo meritano e ruvide. Luci e ombre che si contendono lo spazio in mirabili chiaroscuri. Il miracolo dello schiavo è la prima opera della maturità stilistica di Tintoretto, quella che gli assicurò la fama e i rivali nell’ambiente artistico veneziano.
 Il trafugamento del corpo di San Marco, 1562-1566.jpg
La mostra, composta di circa cinquanta dipinti tra cui alcune tele di Tiziano, Parmigianino, il Veronese e altri manieristi del Cinquecento, è il racconto dell’ascesa di un artista caparbio e geniale. Gli inizi sono contrassegnati dalla ricerca di uno stile personale ispirato ai modelli di Michelangelo, Raffaello e Giulio Romano. La strategia adottata per entrare nel mercato è in un certo senso contemporanea: farsi corrispondere solo, e al massimo, un rimborso spese per colori e tele. La predilezione per i colori lividi e la pittura sgranata sono evidenti già ne La disputa di Gesù con i dottori nel Tempio di Gerusalemme del 1541.
 
Tra gli anni Cinquanta e Sessanta, Tintoretto dipinge le opere forse più ardite per originalità stilistica ed espressiva: la fantasia e l’eleganza in San Giorgio uccide il drago, l’immaginazione di un’atmosfera cupa in contrasto con l’aura di Dio nella Creazione degli animali, ma soprattutto la drammaticità della composizione del Trafugamento del corpo di San Marco (1562- 1566, a destra), con l’azione in primo piano spostata sulla destra e l’occhio che viene risucchiato dalla prospettiva sotto un cielo rosso tempesta. 
 
Il percorso espositivo è ben organizzato contemperando cronologia e coerenza tematica. Tintoretto raggiunge l’apice della sua carriera nel rapporto più che ventennale con la Scuola Grande di San Rocco, iniziato nel 1564 grazie alla mossa di presentare a un concorso, invece della bozza, il dipinto finito. Nel frattempo, continua a lavorare anche per le Scuole del Sacramento che commissionano opere per le chiese di Venezia. La mostra fa dialogare nella stessa sala due rappresentazioni della Vergine Maria, in lettura e in meditazione, realizzate per la Scuola Grande tra il 1582 e il 1584, e due Ultime Cene per le Chiese di San Trovaso e di San Polo. 
Da un lato, una sensibilità romantica ante litteram, declinata in chiave spirituale, per il senso della natura e i colori; dall’altra, un’abilità didascalica che fa di Tintoretto anche un grande illustratore. 
 
Infine ci sono i dogi, che fanno entrare Tintoretto nella sale dei palazzi della Repubblica. Tuttavia, tra tante commissioni, il Nostro perde quella a cui teneva di più, L’incoronazione della Vergine o Paradiso per la sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale, di cui è presente in mostra uno studio.
 
I caratteri dell’arte di Tintoretto, la vivacità Autoritratto, 1546-1547.jpgdell’intelletto, la sua ricerca fuori dai canoni del tempo, sono già tutti qui, al primo piano. Al secondo piano il criterio di esposizione è più tematico: si va dai ritratti alle opere profane, dal raffronto con la maniera cinquecentesca fino all’ultimo periodo in cui spesso sono gli assistenti - e soprattutto il figlio Domenico - ad eseguire i dipinti ideati dal maestro. Se nelle opere religiose Tintoretto mostra un’inquietudine spirituale, nelle raffigurazioni della bellezza femminile e di scene mitologiche l’occhio si fa malizioso e la mano più leggera. Susanna insidiata dai vecchioni è un trionfo di grazia leggiadra che anticipa il Settecento. Gli amori di Venere sono quadri da leggere con lo stesso gusto per le favole.
 
Inventiva, sperimentazione, tormento. La mostra rivela la diversità di Tintoretto rispetto agli artisti del suo secolo, presenti in contraltare in una sala. Ma soprattutto svela il volto di un artista che ha precorso stili e sensibilità moderne (e che per questo ha trovato spazio all’ultima Biennale di Venezia). La determinazione del giovane che dipinge un miracolo di San Marco, la coscienza del vecchio che rappresenta la deposizione di Cristo nel sepolcro. Con un altro autoritratto si chiude il percorso.



Tags: arte, deposizione, deposizione del Cristo, dipinto, Jacopo Robusti, Marco D'Egidio, Miracolo di San Marco, mostra, Tintoretto, ultima cena, Vittorio Sgarbi,
06 Aprile 2012

Oggetto recensito:

Tintoretto, Scuderie del Quirinale, Roma

fino al: 10 giugno
 
Orari: domenica, martedì, mercoledì, giovedì dalle 10 alle 20; venerdì e sabato dalle 10 alle 22:30; lunedì chiuso. Ingresso fino a un’ora prima della chiusura.
 
Ingresso: 10 euro, ridotto 8,50 euro
 
Informazioni: www.scuderiequirinale.it

giudizio:



7.02
Media: 7 (1 vote)

Commenti

Invia nuovo commento

Il contenuto di questo campo è privato e non verrà mostrato pubblicamente.
 
CAPTCHA
Questa domanda serve a verificare che il form non venga inviato da procedure automatizzate
Image CAPTCHA
Enter the characters (without spaces) shown in the image.