Dopo le violenze tra stranieri a Milano, il leghista Salvini ha proposto di "andare a prendere i clandestini casa per casa". Ma il suo leader Bossi lo mette in riga: "I rastrellamenti lasciamoli stare". Che fregatura si prepara stavolta?
di Roberto Alajmo
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Si definisce Minchata Esplorativa la proposta eclatante avanzata da un esponente politico di maggioranza, cui fa seguito la smentita da parte di un alleato di governo. È un espediente che negli ultimi anni è stato adoperato di frequente come diversivo. Un peone la spara grossa, l’alleato smentisce, l’opposizione tira un sospiro di sollievo, e nel frattempo, sotto copertura, in Parlamento passa una norma ripugnante. Non ripugnante quanto la prima, ma quasi.
Il meccanismo è molto raffinato, e ancora va raffinandosi col passare del tempo. Adesso, per esempio, s’è scoperto che la Minchiata Esplorativa può essere sputtanata da un membro dello stesso partito che l’ha lanciata. Cioè: non più Alleanza Nazionale che smentisce la Lega, ma direttamente la Lega che smentisce la Lega.
È il caso di Matteo Salvini, che fissando negli occhi il suo elettorato di riferimento ha minacciato rastrellamenti di extracomunitari casa per casa. Nel giro di ventiquattr’ore è arrivato il mavadaviaelcù direttamente dal suo capo, il Bossi, che a quanto pare punta a un elettorato di tendenze più moderate (!). Prossimamente sapremo quale altro ombrello sta per essere introdotto e aperto nelle viscere del Paese, sotto la copertura di questa cortina fumogena.
A margine di questa polemica, già di per sé parecchio meneghina, va segnalata la proposta, sempre della Lega, di impedire per legge la vendita delle case agli stranieri.
Ora, a parte la notizia che i migranti extracomunitari possono permettersi di comprare una casa a Milano, fa scalpore la risposta del sindaco Moratti. Testualmente: “Siamo in una società fatta di libero mercato”. Degna risposta del sindaco di una città pragmatica come Milano. Cioè: non è che la norma sia eticamente ributtante. È solo che se un tizio viene coi danè, figa, se non sei un pirla la casa ti conviene vendergliela.
(In collaborazione con www.robertoalajmo.it)
Tags: clandestini, governo, immigrati, lega nord, letizia moratti, matteo salvini, milano, minchiata esplorativa, moderati, rastrellamenti, Roberto Alajmo, umberto bossi, violenze,
la smentita di bossi a salvini sui rastrellamenti
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Commenti
Caro Roberto, con tutti i km
Caro Roberto, con tutti i km di manifestazione che ho fatto, dal 1994 a oggi, tengo muscoli ben allenati e pronti ad altre fatiche. Disperato, continuo a sperare, anche sull'orlo del baratro.
Non stanchiamoci, Fausto. Non
Non stanchiamoci, Fausto. Non stanchiamoci mai.
Caro Roberto, traduciamo: no
Caro Roberto, traduciamo: no ai rastrellamenti. Mettiamoli tutti in un Cpt (o come diavolo si chiamano adesso), massacriamoli di botte e rispediamoli a morire nel deserto libico (rimando alle inchieste di Roberto Gatti sull'Espresso e al documentario COME UN UOMO SULLA TERRA). Avanti così, dritti verso il baratro.
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