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ARTE - IL VIAGGIO-RECENSIONE

Giorgione da Castelfranco, Jacopo da Bassano, Cima da Conegliano: tre pittori conterranei e tre mostre a loro dedicate. Un percorso per ricordare quale straordinario centro di stili e correnti artistiche è stato il Veneto tra XIII e XIV secolo


di Andrea Dusio

“Roma è più grande di New York, perché contiene tutta l’America e se stessa”. Invecchiando, i tempi della provincia mi esasperano. Vicenza, sotto la pioggia di un treno perso e di un altro che non vuole arrivare, mi sembra fatta di gente che aspetta. Ognuno ha il suo modo d’ingannare il tempo, evitando accuratamente di guardare e parlare. La civiltà della conversazione, quella che si estende dagli Asolani a Signore e Signori, è dissolta. Egualmente irrintracciabile e inservibile è lo sguardo dei viaggiatori locali, Piovene, Com
07 Maggio 2010

RECENSIAMO TUTTO

Nemmeno Vianello lo indossava: la vera fonte della felicità domestica è censurata da tv e cinema, oltre che osteggiata da tutte le donne. Ma gli italiani continuano a cercarvi conforto, anche in tempi di crisi


di Andrea Dusio

La prima notizia è che mi sposo. Il dandy di sinistra (diesse) esce di scena, e lascia il campo ai dandy di destra (didì?). La seconda è che però non rinuncio al pigiama. La settimana scorsa sono entrato in un negozio di Prati, dopo essermi abboffato al tanto vituperato Mondo Arancina, che non tiene estimatori tra i pensatori azzimati, e invece piace tanto a noi dandy del poppolo bbue. Vendevano per lo più maglie da rugby, ma il sottoscritto continua a pensare che uno sport in cui la palla si passa all’indietro è come una pisciata controvento. La
09 Dicembre 2009

Centri benessere

In questa rubrica non parleremo di centri benessere in senso letterale, come beauty farm o spa, ma di tutti quei luoghi benefici per la mente e/o lo spirito. Iniziamo con una sala deliziosa in uno dei peggiori rioni di Roma


di Andrea Dusio

Il quartiere di Prati è certamente uno dei più schifati nei discorsi dei romani. Le mura vaticane che incombono, gli elefantiaci turisti americani che le cingono d’assedio, le suore polacche, simili a fattrici manesche della Pomerania o dei Monti Tatra, e quelle filippine, cinguettanti come colibrì rompicoglioni, e soprattutto una miriade di uffici efficientissimi, di impiegate che zampettano sui tacchi, di pronipoti mascellari di trucidi legionari infilati nel gessato d’ordinanza, come se fossimo a Milano, come se nella vita si dovesse, dopo aver compiuto le s
24 Novembre 2009