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MUSICA JAZZ

La London Symphony Orchestra e la tromba di Fabrizio Bosso riuniti negli studi di Abbey Road rendono omaggio a uno dei più grandi compositori del cinema italiano, ormai patrimonio della nostra musica leggera (e non solo). In Enchantment i temi delle colonne sonore si inseguono e si fondono l'uno con l'altro


di Alessandra Chiappori

La serata dei grandi compositori italiani, piuttosto che la serata della semplice musica italiana. Così si potrebbe specificare meglio quello che è stato, qualche mese fa ormai, lo show della terza serata del Festival di Sanremo, che ha visto re-interpretare grandi pezzi italiani del passato con nomi importanti della scena musicale. Ma c’è un dettaglio, forse sfuggito a chi è stato rapito dal potere dell’apparenza. Tutti gli ospiti sono scesi in palco sulle note di celebri melodie, quelle colonne sonore immortali che hanno costruito l’identit&
18 Aprile 2012

Recen-siti

Attualità senza strilli, intelligenza senza sfoggio, una grandissima familiarità con il web. È il terzo blog italiano, ma il suo autore non si atteggia a star


di Giovanni Zagni

Luca Sofri è impegnato in politica, è stato per un po' a fianco di Giuliano Ferrara a Otto e mezzo, ha condotto una trasmissione su RadioDue e scrive su parecchi giornali e riviste: una rubrica sulla Gazzetta dello Sport, articoli per Wired. Ma il suo blog non è famoso per nessuno di questi motivi: potremmo dire che non si capita su Wittgenstein.it dopo aver letto Notizie che non lo erano, ma si fa caso alla rubrica nella terzultima pagina della Gazza perché si sa già che chi la firma è il proprietario del terzo blog italiano più seguito (dopo q
25 Marzo 2010

Centri benessere

In questa rubrica non parleremo di centri benessere in senso letterale, come beauty farm o spa, ma di tutti quei luoghi benefici per la mente e/o lo spirito. Iniziamo con una sala deliziosa in uno dei peggiori rioni di Roma


di Andrea Dusio

Il quartiere di Prati è certamente uno dei più schifati nei discorsi dei romani. Le mura vaticane che incombono, gli elefantiaci turisti americani che le cingono d’assedio, le suore polacche, simili a fattrici manesche della Pomerania o dei Monti Tatra, e quelle filippine, cinguettanti come colibrì rompicoglioni, e soprattutto una miriade di uffici efficientissimi, di impiegate che zampettano sui tacchi, di pronipoti mascellari di trucidi legionari infilati nel gessato d’ordinanza, come se fossimo a Milano, come se nella vita si dovesse, dopo aver compiuto le s
24 Novembre 2009