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FILM

Wim Wenders incontra Pina Bausch, e tutti e due incontrano il 3D. Pina 3D (da venerdì in sala) doveva essere un omaggio del cineasta tedesco al lavoro della ballerina e coreografa, ma dopo la sua improvvisa scomparsa nel 2009 è diventato un epitaffio. Il risultato ne soffre, e lo spirito dell'artista sfugge


di Sandra Petrignani

Sono almeno due i motivi per andare a vedere il film di Wim Wenders su Pina Bausch. Primo: chi non avesse mai assistito a uno spettacolo della coreografa tedesca, mancando così una eccezionale esperienza artistica e umana, potrà almeno in parte rimediare. Secondo: è il primo film d’autore in 3D, e questa è un altro tipo di esperienza che i cinephiles non devono perdere, per poi magari prenderne anche le distanze, ma non importa.   Però, purtroppo, l’idea che era nata dalla voglia di lavorare insieme di Wenders e Bausch si è trasformat
03 Novembre 2011

TEATRO

Non è una pièce teatrale e nemmeno uno spettacolo di danza: in Passo l'attrice-performer Ambra Senatore gioca con abitudini e aspettative degli spettatori. Cinque bravissimi ballerini la accompagnano, in punta di piedi fra copione scritto e improvvisazione


di Anna Colafiglio

Accade che ci troviamo a pensare a tutti gli aspetti del quotidiano che non siamo più in grado di vedere. Accade, così, che ci sorprendiamo della nostra stessa indifferenza verso i piccoli atti di ogni giorno. Basta una piccola lente di ingrandimento per una sequenza di azioni, già viste, ma così amplificate da apparirci addirittura strane nel momento in cui modifichiamo la nostra prospettiva, il nostro modo di osservarle. Accade che guardiamo noi stessi dall’esterno e sorridiamo per la nostra credulità, per la nostra forma mentis rigida e inquadrata.&n
28 Maggio 2010