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TEATRO

Dal testo filosofico aristotelico la compagnia diretta da Virgilio Sieni trae un altro spettacolo di poesia visiva. Sotto l'attenta direzione del coreografo toscano i ballerini esaltano le doti dello spirito, unendo mente e fisico in un unico, ampio gesto "pittorico" 


di Sergio Buttiglieri

Quelle che Virgilio Sieni ci imprime nella memoria ogni volta che assistiamo ai suoi lavori coreografici, sono immagini di una genuinità intensa. In questo De anima, che ha debuttato alla Biennale Danza di Venezia nello scorso giugno del 2012, e che attualmente si trova in tournée, Sieni evoca e rievoca l'omonima opera aristotelica. Ma anche lo spettatore digiuno di filosofia non potrà fare a meno di lasciarsi colpire lo sguardo e il cuore dai movimenti corporei quasi pittorici, guidati dal pensiero del coreografo.   Gli "arlecchini tristi" di Picasso inna
19 Marzo 2013

TEATRO

Letteralmente "sepolta" dai fiori sulla scena, la danzattrice Lisa May è protagonista della Preparatio Mortis di Jan Fabre: una celebrazione coreografata a rappresentare la fine delle nostre esistenze, che paradossalmente lascia perplesso lo spettatore per l'assenza di... vitalità. 


di Igor Vazzaz

"La morte sovrasta l'esserci. La morte non è affatto una semplice presenza non ancora attuatasi, non è un mancare ultimo ridotto ad minimum, ma è, prima di tutto, un'imminenza che sovrasta". Di certo Jan Fabre, nel concepire Preparatio mortis, non ha ignorate le riflessioni di Heidegger su quello che è il concetto limite, feticcio rimosso dall’orizzonte ideale della modernità. Si muore, in forma impersonale, ché sono sempre gli altri a defungere e nessuno assiste alla propria dipartita, vivendola (morendola) alla stregua di fatto. S&rsq
24 Luglio 2012

FILM

Natalie Portman è una ballerina perfezionista che vuole interpretare sia Odette che Odile. E per farlo si trasforma da giovane ingenua e remissiva ad autolesionista in preda alle allucinazioni. L'ultimo film di Aronofsky (che vanta 5 nomination agli Oscar) torna a raccontare il martirio di un corpo consacrato al successo. Con un po' sangue, tanto ciarpame e persino visceraglia di pollo


di Marinella Doriguzzi Bozzo

Beh, ma allora, se deve essere sangue, che sangue sia! Perché alla fine del film viene innegabilmente la tentazione di addentare a crudo la giugulare dello spettatore limitrofo. Nel nostro caso,ci siamo fermati in tempo, perché lo abbiamo sentito pigolare ansimando "boiata pazzesca" e di fronte a un sodale, per di più accreditato critico cinematografico, abbiamo riacchiappato appena in tempo la pulsione omicida. Deglutiamo a vuoto e ricominciamo dall’inizio.   Lo spunto della storia non è neanche uno spunto, ma uno spuntino: giovane ballerina re
23 Febbraio 2011

TEATRO DANZA

Spettacolare compagnia di attori-ballerini-acrobati, Kataklò propone una nuova arte che fonde la poesia del teatro, la suggestione della danza e la potenza dell'acrobazia. Ma in questo Love machines i tre ambiti non trovano una perfetta unione


di Cristina Geninazzi

Presentata come l’unica compagnia italiana che coniuga all’atletismo acrobatico la poeticità della danza e la forza di immagini coreografiche, in spettacoli che riecheggiano la magia dei Momix, i Kataklò Athletic Dance Theatre continuano a mietere successi e fare il pieno ai botteghini di tutta Italia.   Fondato a Milano nel 1995 da Giulia Steccioli, il gruppo si avvale della prestanza atletica di giovani acrobati e ballerini diretti e coreografati dall’ideatrice stessa e da Jessica Gondini. Love machines è l’ultima delle creazioni della rinoma
17 Febbraio 2011

MUSICA - INTERVISTA

L'11 dicembre di centoventi anni fa nasceva il mitico Carlitos, simbolo del tango delle origini. Lo ricordiamo parlandone con il suo più grande ammiratore: il compositore argentino, premio Oscar per la colonna sonora del Postino (canzone che, manco a dirlo, era un...)


di Marco Buttafuoco

Quello che è indubitabile è che Carlos Gardel sia nato l’11 dicembre. C’è qualche problema sull’anno esatto. Qualcuno dice il 1887, altri, forse più motivatamente, parlano del 1890. Anche il luogo di nascita pare incerto. Il più probabile è Toulouse, in Francia, da una ragazza non sposata che sarebbe poi emigrata in Argentina. Domani, in ogni modo, è il compleanno del grande Carlitos, di uno dei miti della nazione argentina, dell’America Latina e, da quando il tango è diventato linguaggio universale, di gran parte
10 Dicembre 2011

TEATRO - DANZA

Michela Lucenti e Maurizio Camilli portano in scena il testo di Steven Berkoff ispirato a Shakespeare, con danze di potentissima corporalità. Visto per voi in anteprima nazionale a Parma


di Sergio Buttiglieri

Quest’ultimo lavoro di Michela Lucenti e Maurizio Camilli ha un inizio folgorante: Amleto vestito da fabbro che scaraventa a terra con enorme frastuono, ai piedi di Ofelia, quattro lastre di pesante lamiera. Ofelia, prima immobile, vestita in lungo, coloratissima, percorrerà i sentieri che l’instancabile Amleto le suggerirà risistemando le lastre davanti a lei, quasi fossero una passatoia. Un degno red carpet per il plot più cliccato della letteratura shakespeariana.   Lo sfondo è tutto occupato da un’enorme pelle di animale dal sap
02 Dicembre 2010

DANZA

Si può danzare sulle teorie di un antropologo? Tristi Tropici è l'esperimento del coreografo Virgilio Sieni, che sulle musiche di Francesco Giomi ha ideato uno spettacolo ispirato proprio all'autore de Il pensiero selvaggio


di Sergio Buttiglieri

Ritrovare la stessa emozione di quando negli anni ’70 si leggevano gli scritti di Claude Levi Strauss in questo ultimo visionario lavoro coreografico di Virgilio Sieni è stata una vera sorpresa. Qualche anno fa ci aveva stupiti con il suo viscerale assolo sulle Variazioni Goldberg di J. S. Bach (ancora in tournée), e già allora non credevamo possibile che attraverso il suo materico corpo di danzatore si riuscisse a transustanziare l’essenza del mitico lavoro che anticipò i minimalisti contemporanei alla Philip Glass - che a questa composiz
12 Novembre 2010

TEATRO

Non è una pièce teatrale e nemmeno uno spettacolo di danza: in Passo l'attrice-performer Ambra Senatore gioca con abitudini e aspettative degli spettatori. Cinque bravissimi ballerini la accompagnano, in punta di piedi fra copione scritto e improvvisazione


di Anna Colafiglio

Accade che ci troviamo a pensare a tutti gli aspetti del quotidiano che non siamo più in grado di vedere. Accade, così, che ci sorprendiamo della nostra stessa indifferenza verso i piccoli atti di ogni giorno. Basta una piccola lente di ingrandimento per una sequenza di azioni, già viste, ma così amplificate da apparirci addirittura strane nel momento in cui modifichiamo la nostra prospettiva, il nostro modo di osservarle. Accade che guardiamo noi stessi dall’esterno e sorridiamo per la nostra credulità, per la nostra forma mentis rigida e inquadrata.&n
28 Maggio 2010