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TEATRO

Tra gli eventi teatrali dell'anno che sta finendo c'è l'allestimento de La Cantatrice Calva, che ha inaugurato la stagione del Teatro Metastasio di Prato per la regia di Massimo Castri. In un coinvolgente crescendo, quella che sembra una farsa satirica sulla antica borghesia diventa una critica alla lingua che parliamo ogni giorno, sempre più priva di senso     


di Sergio Buttiglieri

Castri ha preso a pretesto il famoso testo di Ionesco, che tanto fece scalpore quando usci a Parigi nel 1950, (sette anni dopo la sua stesura) per raccontarci quanto il nostro linguaggio del 2011 sia svuotato di senso. Le due coppie, con i nomi e i cognomi uguali, che nel copione originale interagivano attraverso il linguaggio stereotipato dei corsi di inglese per stranieri, appaiono così ancora maledettamente attuali.   Anche per questo forse il teatro Metastasio di Prato, diretto da Paolo Magelli, ha intelligentemente inaugurato la sua stagione con il  capostipite del cosid
27 Dicembre 2011