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LIBRI

Non voleva che la sua ultima bozza di romanzo fosse pubblicata. Ora che è uscita per Adelphi, la recensisce per noi chi l'aveva già sfogliata inedita, tra le mani del figlio dello scrittore


di Sandra Petrignani

Era la fine d’ottobre del 1989, presi un aereo per Losanna e un treno fino a Montreux, dove dovevo incontrare Dmitri Nabokov, unico figlio dello scrittore che avevo amato forse più di ogni altro fino a quel momento. Al Palace Hotel (dove avevo fatto in modo di prenotare una stanza) viveva ancora Vera, l’amatissima moglie di Vladimir Nabokov. Nel ’61, data del loro ritorno in Europa dagli Usa, avevano scelto, ma sarebbe più giusto dire Vladimir aveva scelto, di non avere casa, ma vivere per sempre in albergo. Ricordo l’emozione, affacciandomi sul lago Lema
31 Dicembre 2009