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LIBRI - SAGGISTICA

Le Future Umanità a cui lo studioso Yves Citton dedica il suo saggio coincidono con il destino degli studi umanistici: in regime di capitalismo delle conoscenze, per lo Stato Sociale del "cognitariato", l'unica possibilità di riscatto sta nella capacità di interpretare e decostruire i significati che arrivano dall'alto


di Mario Minarda

Guardando alla resa in lingua italiana del titolo del libro di Yves Citton (nella splendida traduzione di Isabella Mattazzi) non si può non pensare, abbandonandosi magari a qualche sorriso nostalgico, al sintagma finale di un noto canto internazionalista di sano auspicio per le sorti dell’umanità intera. Se in quel testo però si cantava l’utopia di una giustizia più equa, sogno della classe operaia, il testo saggistico di Citton, chiamando "cognitariato" il nuovo ceto sociale urbano, aggiorna in chiave attuale alcuni nodi nevralgici della nostr
27 Giugno 2012

LIBRI PER L'ESTATE

Non è un caso, forse, che il nuovo libro di Mariusz Szczygieł si chiami come quegli show televisivi che spiano le persone 24 ore su 24. Lui stesso, da scrittore giornalista, definisce la sua "una letteratura dei fatti", che rielabora in modo creativo gli avvenimenti della quotidianità


di Sandra Petrignani

Il modo in cui Mariusz Szczygieł, nato nel 1966, coniuga le sue due professioni, giornalista e scrittore, produce risultati a mio parere fra i più interessanti e innovativi nella letteratura contemporanea. Come già nell’indimenticabile Gottland, nel nuovo piccolo libro, Reality(entrambi pubblicati da Nottetempo), lo scrittore polacco usa fatti minuscoli, vite vere apparentemente insignificanti, dettagli di esistenze trascurabili, per costruire storie che del frammento sanno fare affresco sociale, umano, universale. Con particolare attenzione ai destini femminili e con una
18 Luglio 2011

LIBRI

Non è per soli filologi l'appassionata corrispondenza che la sfortunata poetessa russa Marina Cvetaeva intrattenne con il grande scrittore austriaco nel 1926. In fatto di romanticismo le loro Lettere hanno ancora qualcosa da insegnare, soprattutto a chi pensa che l'amore virtuale è stato inventato dalle chat line


di Lorenza Trai

La breve corrispondenza fra Rainer Maria Rilke e Marina Cvetaeva è un’ottima occasione per conoscere meglio la sfortunata poetessa, nata a Mosca sul finire dell’Ottocento: ribelle e passionale, pubblica le sue prime poesie ancora adolescente, vive in Occidente per diversi anni e muore suicida in Russia nel 1941, in disgrazia presso il regime e in stato di totale miseria. Inquieta e insofferente, Marina non può fare a meno di scrivere, accompagnando alla sua produzione poetica una intensa corrispondenza epistolare con amici, amanti, scrittori, poeti.   Questo picc
08 Novembre 2010