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POLITICA

A un mese e mezzo dalle elezioni regionali, un viaggio negli slogan pubblicitari dei partiti. Per scoprirne delle belle: dal candidato che approfitta del cognome tristemente famoso, allo strano caso dell'agenzia che è noiosa o frizzante a seconda del cliente, passando per quelli che sono a livello dei poster da meccanico


di Bruno Ballardini

(Segnala anche tu un manifesto elettorale e recensiscilo)   Riecco le elezioni. Dal dopoguerra a oggi, questo paese sembra costantemente impegnato in una infinita, interminabile, assemblea di condominio in cui, a cadenze regolari, viene chiesto ai condomini di votare per il rinnovo dell’amministrazione. Lo fanno organizzando una specie di festival. Il festival delle promesse. Si esibiscono per settimane sui manifesti e in televisione, e alla fine vince chi recita meglio le solite promesse di sempre. Come in tutti i festival, c’è anche una sezione “giovani” d
10 Febbraio 2010

POLITICA

Quello sinistro, ovviamente. Vendola stravince le primarie in Puglia. E Bersani commenta: "La linea non cambia"


di Roberto Alajmo

“La linea non cambia”. E non c’era da dubitarne, conoscendo la fermezza monolitica dei vertici del Pd. Nella reazione di Bersani c’è tutto. C’è intanto l’attitudine consolidata a confrontarsi con il proprio ombelico. Col proprio specchio. Con la ristretta cerchia della propria famiglia, come massimo orizzonte plausibile. Fuori dal sacro recinto degli uffici di partito non esiste nessun dato reale che valga la pena di essere preso in considerazione.   Non è la prima volta che le urne danno un segnale forte e chiaro: la Borsellino in
26 Gennaio 2010