Il capoluogo piemontese che ha ospitato i giochi invernali nel 2006 si ritrova indebitato fino al collo. In Chi Comanda Torino, Maurizio Pagliassotti approfondisce la vicenda e trova una città svenduta ai cosiddetti 'poteri forti', dove banche e palazzinari dispongono di ogni singolo metro quadrato.
di Gaetano Farina
Ai torinesi le Olimpiadi Invernali del 2006 sono state vendute come un’opportunità irrinunciabile per la rigenerazione del tessuto sociale ed economico. A più di cinque anni da quell’evento, però, Torino si ritrova comune più indebitato d’Italia: i piani di “riqualificazione” e le strutture olimpiche sono stati pagati solo in parte da Stato e privati; non sapendo come riutilizzarle, la maggior parte delle nuove strutture destinate alle discipline sportive (specialmente i siti e gli alberghi di montagna) sono rimaste un costo tanto
"Sventato" il tentativo di piazzare le prossime Olimpiadi a Roma, i giornalisti Davide Carlucci e Giuseppe Caruso partono per un'inchiesta retroattiva, significativamenti intitolata Magna Magna, sulle manifestazioni internazionali ospitate dal nostro paese. Da Italia '90 a Torino 2006, tutte le volte che "occasione" ha fatto rima con "spreco". Aspettando l'Expo
di Gaetano Farina
Il premier Mario Monti non ha firmato per la candidatura di Roma ai giochi olimpici del 2020 con la motivazione che "i costi sono imprevedibili e non è responsabile rischiare i soldi dei contribuenti". Le conseguenti polemiche provenienti dai salotti romani si sono subito smorzate perché il resto del paese e l’opinione pubblica è certamente più concentrata e ancora preoccupata dalla crisi economica: il momento storico non pareva, quindi, propizio per avventurarsi in un progetto di questo tipo. Anche perché, in coerenza con le affe
La scultura di un'artista italiana, Monica Bonvincini, si erge sull'Handball Arena di Hackney Wick, e fa da incoraggiamento e da monito per la capitale inglese: RUN è un augurio per l'imminente sfida delle Olimpiadi, e un avvertimento a non 'scappare' una volta che la febbre dei giochi sarà finita
di Eleonora Scherini
Se la candidatura di Roma per il 2020 non è arrivata nemmeno ai blocchi di partenza, per Londra il traguardo della trentesima edizione delle Olimpiadi si trova appena dietro l'angolo. E' l'ultima e più importante tappa di una 'corsa' a una rimessa a punto generale delle infrastrutture sportive e turistiche: per dare una risposta adeguata alle aspettative il comitato organizzatore ha pensato di inserire nel programma urbanistico, oltre alle migliorìe di servizio del caso, una serie di interventi arti