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FILM

La trilogia del regista trentasettenne Pablo Larrain sul Cile di Pinochet si conclude raccontando i "giorni dell'arcobaleno", che videro l'opposizione al dittatore uscire finalmente allo scoperto in occasione di un referendum popolare. Tra l'individuale e il politico la cronaca è precisa, ma forse meno riuscita dei capitoli precedenti


di Marinella Doriguzzi Bozzo

La recente dipartita di Giulio Andreotti non tanto come individuo, ma come protagonista di un lungo percorso repubblicano rimanda alla tesi manzoniana sulla necessità di delegare ai posteri il giudizio, inteso come "ardua sentenza", quasi che il " noi c'eravamo" impedisse la testimonianza "oggettiva" dei fatti, lasciandola in dote a quelli che ci succederanno. Ma a che distanza dalla contemporaneità si diventa posteri, ossia accreditati di una esegesi non di parte? E', in qualche modo, il grande paradosso della Storia, che si distin
13 Maggio 2013

FILM

venezia.GIFPresentato a Venezia e in sala da domani, è la nuova opera di Pablo Lorrain, vincitore del Torino Film Festival 2008 con Tony Manero. Ancora una cruda riflessione sul Cile degli anni settanta, ferito dal golpe di Pinochet. Una riprova di personalità e talento 


di Marinella Doriguzzi Bozzo

All'indimenticabile personaggio di Tony Manero, una specie di Al Pacino intisichito con l’insano desiderio di incarnare a qualsiasi costo il personaggio di John Travolta ne La febbre del sabato sera (ossia la simulazione di una finzione), subentra ora, con le sembianze dello stesso attore, il personaggio di Mario, stenografo. Altrettanto assorto in un unico pensiero, altrettanto solo, vagante in modo quasi autistico all’interno di un Cile devastato dalla politica: nel primo caso eravamo intorno al 1978, con la banda di Pinochet, mentre in questo f
02 Novembre 2010