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FILM

Un quarantenne goffo e depresso si innamora ad una festa di una donna affascinante, che però ha un figlio, gelosissimo. Nel film dei fratelli Duplass i dialoghi spassosi allontanano il rischio di uno scontato romanticismo


di Alessandra Minervini

John (John C. Reilly) è un editor televisivo quarantenne che vive a Los Angeles, da solo. Jamie (Catherine Keener) la sua ex moglie, e migliore amica, sta per risposarsi con Tim (Matt Walsh). La notizia fa collassare John in una depressione nera: è convinto che la sua vita sentimentale sia al capolinea. Jamie lo rassicura: certo che c'è, devi solo cercarla. Così lo convince ad andare a una festa, ubriacarsi e sciogliere i nervi. John obbedisce e si lancia goffamente nella vita sociale. Lo slancio è buffo e lui risulta la caricatura di un uomo: impacciato, sin
09 Dicembre 2010

FILM

venezia.GIFPresentato a Venezia e in sala da domani, è la nuova opera di Pablo Lorrain, vincitore del Torino Film Festival 2008 con Tony Manero. Ancora una cruda riflessione sul Cile degli anni settanta, ferito dal golpe di Pinochet. Una riprova di personalità e talento 


di Marinella Doriguzzi Bozzo

All'indimenticabile personaggio di Tony Manero, una specie di Al Pacino intisichito con l’insano desiderio di incarnare a qualsiasi costo il personaggio di John Travolta ne La febbre del sabato sera (ossia la simulazione di una finzione), subentra ora, con le sembianze dello stesso attore, il personaggio di Mario, stenografo. Altrettanto assorto in un unico pensiero, altrettanto solo, vagante in modo quasi autistico all’interno di un Cile devastato dalla politica: nel primo caso eravamo intorno al 1978, con la banda di Pinochet, mentre in questo f
02 Novembre 2010

FILM

Rachel è una domestica che ha dato tutta la sua vita alla famiglia e alla casa in cui presta servizio: ma quando i Valdes cercheranno di affiancarle un'aiutante, la sua fedeltà diventerà una mania possessiva. Un riuscito esperimento di thriller domestico firmato dal cileno Sebastiàn Silva


di Marinella Doriguzzi Bozzo

Il mondo del lavoro dipendente è cambiato, sia nella sua stabilità che nei suoi rapporti. E questo vale non soltanto per operai e impiegati, ma anche per le lavoratrici a domicilio. Che oggi vantano o subiscono una mobilità accentuata, e comunque hanno una vita personale alternativa, quando non ostativa, alle prestazioni di lavoro che garantiscono. Mentre si può dire che un tempo molte domestiche "nascessero" e morissero nelle grandi famiglie in cui servivano, ricattate dalle vite degli altri in sostituzione della propria, presenze scontate a cui
20 Luglio 2010

FILM

La bocca del lupo di Pietro Marcello, vincitore del Torino Film Festival. Tra documentario e lirismo, due derelitti raccontano la loro storia d'amore nata in galera


di Gianpaolo Fissore

Poesia. La macchina del cinema mette insieme, con parole immagini e suoni, la storia di due derelitti e fa poesia. Senza compiacimenti e senza falsa compassione taglia, cuce, veste di pellicola sgranata e filmati, recuperati da un passato remoto, una biografia intrisa di pena e di speranza; una storia che si disvela a poco a poco, sgranata anch’essa, messa in fila senza un filo di retorica dalla prosa aspra del suo protagonista, uno che viene da una lunga consuetudine con la galera e che ha avuto solo la violenza come risorsa.   Per realizzare La bocca del lupo, indiscusso vincitore
19 Febbraio 2010

WEEKEND - CINEMA

Solo un anno fa, entusiasmati da Gomorra e dal Divo, tutti gridavano al miracolo: "E' risorto!". E ora? E' di nuovo crisi. E non ci salveranno né i cinepanettoni né i soldi pubblici


di Alberto Barbera

No. Non se ne può più, davvero. Dell’altalena di ottimismo e pessimismo che circola nei discorsi sul cinema italiano da vent’anni a questa parte, dico. Il cinema è morto. No, è solo svenuto. Macché, è tornato grande, non appena un paio di registi azzeccano un film nello stesso momento (Garrone e Sorrentino, solo un anno fa). Oppure quando l’affluenza del pubblico fa lievitare i numeri della percentuale riservata al prodotto nostrano, in sale peraltro sempre meno frequentate o, comunque, visitate ormai solo nelle grandi occasioni. E&rs
05 Dicembre 2009