Dal nazionalpopolare della serie tv al teatro contemporaneo più chiaccherato delle nostre scene. Ricci/forte è la coppia d'autori del momento e imitationofdeath la loro ultima provocazione. Sedici figure seminude elencano trivialità su una scena spoglia: ma è vera gloria?
di Igor Vazzaz
È sempre un rischio recensire i fenomeni del momento, compagnie o spettacoli che assurgono, per meriti propri o di sistema, a monstre d'un peculiare tratto d'attualità. Attualità, sia chiaro, non Storia, benché pure a quest'ultima non siano attribuibili investiture prive di (almeno) un tentativo analitico. Il rischio ad incrociar il brando con chi-è-à-la-page consiste nel non potersi sottrarre a un insidioso, e di per sé urticante, tritacarne che vuole, specie in presenza del fenomenochefadiscutere, partire il mondo in sostenitori o detrattori,
Ricci/Forte, la coppia di autori passati dalla fiction televisiva al teatro d'assalto, mette in scena Grimmless: il mondo senza favole in uno spettacolo di grande intensità fisica, quasi "pornografica". Le storie di quotidiana violenza dei giovani protagonisti turbano ma senza mai avventurarsi in profondità
di Nicola Arrigoni
Grimmless è la terra senza fiaba, è il nostro presente, mediato dallo sguardo disincantato della coppia Ricci/Forte: un fenomeno della scena italiana, artisti che da autori della fiction I Cesaroni sono diventati penne di culto di un fare teatro che sta intercettando un pubblico giovane, partecipe e "partigiano" come lo sa essere solo il pubblico della grandi star della musica leggera. Anche questo è un aspetto che non va sottolineato nel raccontare degli spettacoli della coppia di artisti romani che, con spudorato gioco della provocazione estetica, raccon