• Seguici su:
TEATRO

Questione di pelle

Ricci/Forte, la coppia di autori passati dalla fiction televisiva al teatro d'assalto, mette in scena Grimmless: il mondo senza favole in uno spettacolo di grande intensità fisica, quasi "pornografica". Le storie di quotidiana violenza dei giovani protagonisti turbano ma senza mai avventurarsi in profondità


di Nicola Arrigoni

 Foto, Daniele e Virginia Antonelli


Grimmless è la terra senza fiaba, è il nostro presente, mediato dallo sguardo disincantato della coppia Ricci/Forte: un fenomeno della scena italiana, artisti che da autori della fiction I Cesaroni sono diventati penne di culto di un fare teatro che sta intercettando un pubblico giovane, partecipe e "partigiano" come lo sa essere solo il pubblico della grandi star della musica leggera.
 Anche questo è un aspetto che non va sottolineato nel raccontare degli spettacoli della coppia di artisti romani che, con spudorato gioco della provocazione estetica, raccontano la deriva pop del nostro presente. A tale proposito si segnala la monografia: ricci/forte, Macadamia Nut Brittle, a cura di Andrea Porcheddu, pubblicata da Titivillus.
 
Detto questo, in Grimmless si racconta la violenza del mondo, l’impossibilità della fiaba in un teatro fisico e pornografico, urlato, mosso tutto dal corpo: perchè il corpo è l’unico orizzonte, l’unico oggetto, l’unico mondo in cui si possono agire e subire i desideri, le passioni, la rabbia e l’amore di una generazione di viandanti senza meta, quali sono i ragazzi di oggi. La fiaba che si fa ossimoro, i colori caldi e infantili del mondo fiabesco prestati al racconto cinico di un mondo in cui etica e morale non hanno patria, in cui l’agire violento e sessuale è l’unico orizzonte possibile.
 
GRIMMLESS-FOTO-Angelo-Maggio-Primavera-dei-teatri-2011-9507.jpgGrimmless utilizza la struttura del ‘catalogo è questo’, ovvero dell’elencazione e messa in atto di situazioni di ordinaria disperazione, di quotidiana violenza da parte di un gruppo di giovani in cerca di un loro orizzonte, un orizzonte con non ha fondale, non ha profondità neppure quando i corpi nudi di Anna Gualdo, Valentina Beotti, Andrea Pizzalis, Giuseppe Sartori e Anna Terio si dipingono d’oro e celebrano i 150 anni dell’Unità d’Italia: un "paese delle fiabe" che ha poco di favoloso e troppo di catastrofico.
 
Non privo di retorica e di qualunquismo, questo è un lavoro giocato tutto d’attacco, un lavoro che tenta di choccare, che impone l’estetica del corpo, della nudità, del sesso e della violenza come veicolo per un j’accuse un po’ da rivista patinata; che si fa vedere e solletica l’epidermide piuttosto che inquietarle la corteccia celebrale. Eleganza estetica anche negli eccessi e la gratuità della sopraffazione, fanno di Grimmless un lavoro che compiace e che – invece di essere fuori dal coro  – rischia di venire incontro ad una critica condivisa, da un pubblico che si crede eccentrico nel suo essere conformista.
 
L’accoglienza di Grimmless è comunque trionfale, da concerto rock, la coppia Ricci/Forte conferma il proprio culto, col suo teatro ad alta tensione emozionale: più volto a solleticare la pruderie voyeristica degli astanti che un’effettiva elaborazione critica del pensiero sul mondo contemporaneo.



Tags: Andrea Porcheddu, favole, Grimmless, Nicola Arrigoni, recensione, Ricci/Forte, teatro,
07 Novembre 2011

Oggetto recensito:

ricci/forte, Grimmless, regia Stefano Ricci

Visto a: Drodesera, luglio 2011
Prossimamente in scena: dal 14 al 19 dicembre all’Elfo-Puccini di Milano. Le altre date e gli altri spettacoli qui

giudizio:



9
Media: 9 (2 voti)

Commenti

Invia nuovo commento

Il contenuto di questo campo è privato e non verrà mostrato pubblicamente.
 
CAPTCHA
Questa domanda serve a verificare che il form non venga inviato da procedure automatizzate
Image CAPTCHA
Enter the characters (without spaces) shown in the image.