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TEATRO

Contro la forma gaberiana del teatro-canzone si infrangono le più belle promesse e realtà contemporanee. Non fa eccezione, purtroppo, Morir sì giovane e in andropausa, un allestimento di Scena Verticale che Gaber non lo cita se non implicitamente: una satira 'cantata' sulla gioventù che non morde


di Igor Vazzaz

È inutile girarci intorno: se c’è uno scoglio contro il quale la scena italiana contemporanea finisce puntualmente per infrangersi è quello del teatro canzone. Imbarazzante, ormai, doverlo rimarcare, ripetere, ché sembra d’ergersi a caronteschi guardiani del repertorio, dell’esistente, del consolidato, cosa che, lo assicuriamo, è in toto aliena dalle nostre intenzioni e di critici e di appassionati: con la medesima e rassegnata onestà, dobbiamo però ammettere papale papale che, in dieci anni di riprese, omaggi e tributi, la qua
11 Luglio 2012

TEATRO CANZONE

La brava Maddalena Crippa riporta in scena il genio del teatro canzone. L'attrice cerca di smarcarsi dall'inarrivabile modello e ci riesce meglio di altri: ma non basta


di Igor Vazzaz

A scanso di fraintendimenti, ribadiamo quel che abbiamo detto altre volte: il teatro è il regno della reintepretazione, della reinvenzione, della resurrezione di testi, corpi e rapporti di forze un tempo cuciti addosso ad altri corpi, altre voci, altri attori. Quello di Gaber, a nostro avviso, era ed è tuttora grande teatro, originale, urgente e, benché legato a doppio filo con la realtà dell’epoca in cui veniva concepito, ancora in grado di parlare agli spettatori.   Questo non implica che le ultime rivisitazioni abbiano colto nel segno, tutt’altr
08 Febbraio 2011