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LA TV IDEALE/4

Continua il dibattito degli intellettuali sulla televisione del futuro. Studioso dei media e professore all'Università di Torino, Peppino Ortoleva invita a tornare a monte della questione: perché la qualità delle trasmissioni dipende anche da cosa intendiamo per "pubblico" e "privato"
 


di Peppino Ortoleva

E' bello pensare a una televisione ideale, che produce e manda in onda i programmi che riteniamo i migliori, sulla base di criteri estetici, pedagogici, o perché no etici: del resto, la televisione italiana abbonda di figure e figuri che fanno la morale a tutti. La vecchia tradizione liberale, quella che nasce da Milton e passa per Stuart Mill, quella che ormai dovrebbe essere un patrimonio dell'umanità come Venezia, ci invita però a un ragionamento diverso. La televisione ideale non nasce dalla somma di sogni o progetti singoli: nasce da un processo collettivo, fatto di c
24 Novembre 2010

Militanze

Da ottobre la tv dei ragazzi sparisce dal palinsesto di Rai 3. Ci uniamo alle proteste di genitori e fan


di Redazione

Spariscono i programmi per l’infanzia dalla tv generalista: da ottobre la Rai eliminerà dal palinsesto il pomeriggio del terzo canale. Melevisione e Trebisonda traslocheranno, pare, sul satellite, mentre resterà al suo posto il Gt Ragazzi. Questione di scarsa audience e di ottimizzazione dei costi. Mussi Bollini, che da molti anni è responsabile del settore, ribatte su La Stampa di oggi: “Non so se è vero che abbiano dato 900mila euro a Ron Moss per partecipare a Ballando con le stelle: io so che con quella cifra ci facevo tutta la stagione”. La M
12 Febbraio 2010