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FILM

Il film vincitore dell'ultima edizione della Mostra di Venezia vede l'incontro tra lo spietato torturatore alle dipendenza di uno strozzino e la donna che sostiene di essere sua madre. Una totale assenza di sentimenti contro un forte senso materno sono le due direttrici di una tragedia greca per la regia di Kim Ki-Duk


di Gianpaolo Fissore

Un vecchio quartiere popolare di periferia di Seul: baracche e casupole in via di demolizione circondate da svettanti grattacieli. Spariranno, e con esse sono predestinati a scomparire gli ultimi artigiani e le loro piccole officine meccaniche, mantenute al prezzo di prestiti usurai. Chi non ha i soldi deve fare i conti con un esattore che in qualche modo riuscirà ugualmente a ottenere dalla vittima il previsto, e lauto, risarcimento.   L’inviato sul campo dallo strozzino-capo è un bel giovanotto (Lee Jung-Jin) che esercita il mestiere, cioè storpiando, amputan
19 Settembre 2012