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FILM

Arriva nelle nostre sale il film che ha da poco aperto il festival di Cannes. L'altisonante eleganza del capolavoro di Francis Scott Fitzgerald fraintesa dal regista Baz Lurman (già autore di Moulin Rouge e Romeo + Juliet), rutilante ma fuori luogo, infedele ma non abbastanza per essere coraggioso


di Marinella Doriguzzi Bozzo

"Attraversammo un atrio spazioso e passammo in un salone luminoso color rosa, legato fragilmente alla casa dalle porte-finestre. Le finestre erano socchiuse e scintillavano bianche contro l'erba fresca che pareva spingersi sino in casa. Nella stanza spirava un vento leggero, gonfiava le tende spingendone un'estremità in dentro e l'altra in fuori come se fossero bandiere pallide, torcendole verso il soffitto ornato come una torta nuziale e poi drappeggiandole sul tappeto color vino e stendendo su questo un'ombra come fa il vento sul mare. . . nella stanza un divano enorme .
21 Maggio 2013

FILM

L'operazione è di quelle ad alto rischio: riempire il vuoto d'immaginario degli USA e del mondo intero intorno all'uccisione dell'ultimo dei suoi Nemici Pubblici. Se ne fa carico Kathryn Bigelow, la regista di The Hurt Locker, rattoppando dati e fiction in Zero Dark Thirty, che nel campo minato di una situazione scottante si muove con circospezione


di Marinella Doriguzzi Bozzo

Della cattura e della morte di Saddam Hussein sembra di sapere tutto sia per le immagini del suo ritrovamento in una buca -i denti frugati, i peli scarmigliati e stinti - sia per il video della sua esecuzione - il cappio al collo, la botola che si apre. Della cattura e della morte di Osama Bin Laden sembra viceversa di non sapere niente perchè tutto è stato affidato alla parola ufficiale, se si eccettuano gli esterni di una casa di cemento grezzo, sorta di rudimentale ricovero per pollame predestinato.   Un altro pezzo di Storia americana che, come il film su Lincoln (vedi
11 Febbraio 2013

FILM

Sembrerebbe un sequel del fortunato Quasi Amici uscito nelle sale qualche mese fa, e invece quella di Eric Toledano e Olivier Nakache è un film più vecchio di tre anni e che in Italia trova distribuzione solo oggi. Un matrimonio e le rispettive cerchie di amicizie e conoscenze, per un film ecumenico, come si conviene sotto le feste


di Marinella Doriguzzi Bozzo

Prima di impalmare qualcuno/a, bisognerebbe meditare sui trattati quasi omonimi di Sun Tsu e di von Clausewitz che, a distanza di quasi 2000 anni l'uno dall'altro, riflettono e fanno meditare a fondo sull'Arte della guerra. Non solo perché gli sposi possono diventare dei futuri nemici intimi, ma soprattutto perché il matrimonio di due persone è in realtà il tentativo di fusione per reciproca incorporazione-sopraffazione delle relative tribù al seguito. Ed ecco quindi fratelli, cugini, suoceri, nuore, cognati confrontarsi, criticarsi e tessersi agguati l
10 Dicembre 2012

FILM

Dopo Il Profeta del 2009, il cineasta francese torna con un altra 'favola' dal retrogusto realista, quella di un giovane straniero spiantato e della sua "principessa" rimasta senza gambe per un tragico incidente. Più che per la storia, Un Sapore di ruggine e ossa vale soprattutto per le suggestioni di un artista dell'immagine


di Marinella Doriguzzi Bozzo

Che la fiaba fosse un rito di iniziazione finalizzato a illustrare la vita ricorrendo alle rappresentazioni della morte lo sosteneva già Karl Popper ne Le radici storiche dei racconti di fiabe (1946). Che il regista Jacques Audiard se ne avvalga per ottenere lo stesso scopo lo diciamo noi. Nell'osannatissimo Il profeta (2009, recensito qui) la nascita e l'ascesa criminale di un boss all'interno di una prigione si poneva come un racconto di crudo realismo, ricorrendo tuttavia a tutte le caratteristiche della fiaba: la vaghezza, la verosimiglianza solo di superficie, l'insistenza
10 Ottobre 2012

FILM

Cosa succederebbe se i nostri ricordi di infanzia crescessero con noi? Seth McFarlane, autore dei Griffin, si inventa un orsacchiotto di peluche sboccato e violento al quale dà anche la voce. Ma il suo proprietario 35enne (Mark Wahlberg) sta per accasarsi e entrare definitivamente nell'età adulta. Un assunto di base semplice ma difficile, per una pellicola che vuole "piacere" a tutti i costi


di Marinella Doriguzzi Bozzo

Tutti conoscono il complesso di Peter Pan, ma chi ha mai sentito parlare della sindrome di Wendy? Probabilmente perché le femmine non solo maturano prima, ma maturano comunque. Mentre per i maschi il confine con l'età adulta è più incerto, e talora può non presentarsi mai. Tuttavia è più facile che siano le donne a restare attaccate ai peluche, alle bambole o ai pupazzi della loro infanzia, mentre i maschi spesso li rinnegano, almeno ufficialmente, come un sintomo di debolezza, cercando di dimenticare il conforto diurno e notturno di quei compa
05 Ottobre 2012

FILM

Il film vincitore dell'ultima edizione della Mostra di Venezia vede l'incontro tra lo spietato torturatore alle dipendenza di uno strozzino e la donna che sostiene di essere sua madre. Una totale assenza di sentimenti contro un forte senso materno sono le due direttrici di una tragedia greca per la regia di Kim Ki-Duk


di Gianpaolo Fissore

Un vecchio quartiere popolare di periferia di Seul: baracche e casupole in via di demolizione circondate da svettanti grattacieli. Spariranno, e con esse sono predestinati a scomparire gli ultimi artigiani e le loro piccole officine meccaniche, mantenute al prezzo di prestiti usurai. Chi non ha i soldi deve fare i conti con un esattore che in qualche modo riuscirà ugualmente a ottenere dalla vittima il previsto, e lauto, risarcimento.   L’inviato sul campo dallo strozzino-capo è un bel giovanotto (Lee Jung-Jin) che esercita il mestiere, cioè storpiando, amputan
19 Settembre 2012

FILM

Barbara Bobulova e Valerio Mastandrea interpretano una coppia che "perde i pezzi": un po' è colpa della crisi coniugale e un po' di quella economica che arriva a complicare ulteriormente i rapporti. Il film di Ivano de Matteo ha la presa dell'istant movie, ma quando si tratta di riempire una generale mancanza di senso, allora delega tutto allo spettatore


di Marinella Doriguzzi Bozzo

Un lungo piano sequenza illustra la freddezza di un labirintico archivio di scaffali metallici. Ad animarlo per un attimo l'attività carnale di una coppia, in piedi in un angolo, tra l'urgenza e il "così fan tutti". Una deviazione qualsiasi, senza coinvolgimenti, probabilmente per ovviare alla noia del pubblico impiego, ma che sarà in grado di segnare un padre di famiglia e precipitarlo attraverso le varie stazioni di una via crucis che è anche una discesa agli inferi. Complici un malinteso senso della monogamia che perseguita le coppie disincantat
17 Settembre 2012

FILM

Il Cammino per Santiago è tra gli itinerari spirituali più gettonati al mondo: per il protagonista del nuovo film di Emilio Estevez, figlio d'arte di Charlie Sheen, è la penosa distanza da percorrere per ritrovare il corpo del figlio, disperso da qualche parte sui Pirenei. Una ricerca esistenziale e interminabile, persino per lo spettatore


di Marinella Doriguzzi Bozzo

Ci sono i figli d'arte, i figli di papà, i figli di nessuno, quelli di buona donna... Nella fattispecie, nulla sappiamo della madre del regista-attore-sceneggiatore Emilio Estevez, mentre il padre è il celebre Martin Sheen, qui protagonista della pellicola e quindi, per la proprietà transitiva, anche babbo d'arte.   Pellicola che è altresì dedicata al nonno Estevez, e dunque rappresenta un affare di famiglia addirittura doppio, perchè il film è imperniato su un oftalmologo americano che, giunto nell'età in cui l'unico viaggio possibi
02 Luglio 2012

FILM

Paesaggi e colori di una Turchia incantata scorrono placidi di fronte agli occhi dello spettatore di C'era una volta in Anatolia. L'antiepica nazionale raccontata dal regista Nuri Bilge Ceylan fa della lentezza un'arte e una filosofia: saremmo in zona capolavoro, se solo il film sapesse finire come si deve


di Marinella Doriguzzi Bozzo

Un crepuscolo color melanzana trascolora nella notte, confondendo le tracce di una strada campestre, lisa come una fettuccia usata. Intorno, i neri, i verdi e i blu cupi dei fogli piatti di una carta da presepio ingobbiti a simular colline. Tre auto in fila, come un bruco luminoso, inquadrano a tratti con i fanali una fontana primitiva, la rappresentazione infantile di un albero, degli spiazzi arati. A bordo, un'umanità gerarchizzata secondo l'ingenua simulazione di un'organizzazione occidentale, tipica dei periferici poveri che si sentono lontani da tutto. Poliziotti goffi, un medic
18 Giugno 2012

FILM

In Tutti i nostri desideri il regista francese, già autore di Welcome, affronta i drammi della malattia di e della crisi economica con il personaggio di Claire, il magistrato affetto da tumore al cervello. Una film "in punta di piedi", tratto dal libro Vite che non sono la mia di Emmanuel Carrère


di Marinella Doriguzzi Bozzo

Non ci sono più le fiabe di una volta: quelle moderne ricalcano la realtà, smarginandone appena il perimetro lungo i confini dell'improbabile, e la smettono di terminare con il classico "...e vissero tutti felici e contenti", tanto non ci crede più nessuno. Anche i desideri sono mutati, e mescolano le eterne aspirazioni dell'uomo con le improrogabili esigenze del superfluo quotidiano, come già Epicuro, nel IV secolo avanti Cristo, concisamente annotava: "Dei desideri alcuni sono naturali e necessari, altri naturali e non necessari,altri n&eg
15 Maggio 2012

FILM

A ridosso dell'ultimo lavoro di Clint Eastwood sulla figura di J. Edgar Hoover, papà dell'FBI, La Talpa, per la regia di Tomas Alfredson con Gary Oldman, "indaga" sulla meno conosciuta controparte britannica. Ma è ancora una volta un film ambientato nei corridoi della burocrazia governativa, che, fra un sussurro e l'altro, soffre la mancanza d'azione


di Marinella Doriguzzi Bozzo

Dal Federal Bureau of Investigation di Clint Eastwood (J.Edgar, leggi la nostra recensione) al Secret Intelligence Service di John Le Carrè, qui ripreso nel più celebre titolo della sua Trilogia di Karla (La talpa, 1974) dal regista Tomas Alfredson. Tempo di spie dunque, ma di quelle impiegatizie, più burocrati da tavolino che filibustieri fascinosi alla James Bond. Tre soli punti in comune, fra i due film: la contemporaneità dell’uscita nelle sale, la focalizzazione sull'organizzazione interna di una struttura in relazione ad una precisa epoca storica, la ton
16 Gennaio 2012

FILM

Dopo le controversie con l'attore protagonista Adrien Brody, esce finalmente nelle sale il nuovo film del più regista romano. La vicenda di Giallo-Argento è ambientata a Torino, la stessa città che ha fatto da teatro a Profondo Rosso. L'ispirazione, neanche a dirlo, non è più la stessa


di Marinella Doriguzzi Bozzo

La vita del recensore cinematografico diventa sempre più dura in tempi di calure estive. Perchè, a parte i micidiali benefici dell’aria condizionata, sugli schermi comincia a scorrere il peggio. Come quest’ultimo film di Dario Argento, che esce due anni dopo la distribuzione in home video a causa di un contenzioso con il protagonista Adrien Brody, abituato a mettere il naso dappertutto.   Siamo nuovamente a Torino, città elettiva del regista, già ben altrimenti rappresentata in Profondo rosso (1975) e in Non ho sonno (2001). Ma scordatevi le filastr
06 Luglio 2011

FILM

Una ragazza torna al suo villaggio miracolata dalla chirurgia plastica e fa strage di uomini. E' l'ultima pellicola di Stephen Frears, che trasporta un mediocre romanzo di Thomas Hardy ai giorni nostri


di Marinella Doriguzzi Bozzo

Allora: storia di parecchi passaggi di mano, nonché di altrettanto numerosi giri di coscia. Di mano, perché il film si ispira ad un libro di Thomas Hardy, Via dalla pazza folla (1874) che ricordiamo mediocre, a sua volta inconsapevole generatore di un film omonimo ed opaco di Schlesinger (1967), però con una incantevole Julie Christie, poi ripreso in un fumetto di Posy Simmonds uscito a puntate sul Guardian nel 2007, annunciato ma non ancora apparso nelle librerie italiane.   Di coscia, perché una giovane Cyrana, rifattasi la canappia, ritorna trionf
11 Gennaio 2011

LA TV IDEALE/3

Prosegue la  serie di articoli in cui gli intellettuali immaginano la televisione del futuro. La giornalista e scrittrice Sandra Petrignani compila una lista di desideri indirizzata a chi riformerà i palinsesti, elencando tutto ciò che le piacerebbe vedere (e non vedere più) sul piccolo schermo 


di Sandra Petrignani

Vedo poco la tv. Quando capito su vecchi spezzoni della televisione che vedevo da piccola o da giovane (metti Studio Uno ecc.) m’incanto a guardarla. Vuol dire che voglio programmi vecchi? In ogni caso non so immaginare una tv del futuro che potrebbe piacermi, non è il mio compito. So quel che non mi piace: l’uso politico della tv (anche quando propugna idee che potrei condividere), quando viene occupata da gente che, autoeleggendosi migliore degli altri, ne fa tribuna del proprio ego dichiarando (e autoconvincendosi) di impegnarsi per il Bene Nazionale.   Dalla t
19 Novembre 2010

FILM

Dieci pellicole recenti ma già da rivedere: consigli d'autore per i pomeriggi afosi e i temporali improvvisi  


di Marinella Doriguzzi Bozzo e Andrea B. Previtera

Thriller:MICHAEL CLAYTON, DI TONY GILROY Western:APPALOOSA, DI ED HARRIS Sentimentale/erotico:UNA RELAZIONE PRIVATA, DI FREDERIC FONTEYNE Drammatico: L’AMICO DI FAMIGLIA, DI PAOLO SORRENTINO Noir: ONORA IL PADRE E LA MADRE, DI SIDNEY LUMET Cartoon: RATATOUILLE, DI BRAD BIRD Romantico: LA SCHIVATA, ABDELLATIF KECHICHE Documentario: FRANK GEHRY, CREATORE DI SOGNI, DI SYDNEY POLLACK Commedia: RACCONTI DI CUCINA, DI BENT HAMER Etnico: L’ESTATE DI KIKUJIRO, DI TAKESHI KITANO   La verità? La verità è che etimologicamente la par
29 Settembre 2010