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SCULTURA

Sculture sospese... senza filo

Per Suspense sedici artisti contemporanei da tutto il mondo espongono le proprie opere a mezz'aria. Lo spazio ex3 di Firenze va ad esplorare la Quarta Dimensione, ma dimentica di dare una guida al visitatore


di Riccardo Bonini


luca trevisani_GU.jpgL'impressione generale è quella di un'occasione mancata. Il tentativo di fare il punto sul 'momento' della scultura contemporanea, chiamando a raccolta sedici significativi artisti di nazionalità e generazioni differenti, non appare completamente riuscito. 
 
Suspense, lungi dall'identificare solamente il titolo della rassegna, finisce col definire anche la (piuttosto spiacevole) sensazione che rimane addosso allo spettatore, indeciso fino alla fine tra la deferenza verso il magniloquente assetto espositivo e il sospetto di essersi trovato di fronte al classico gioco "più grande di lui": un'operazione che soddisfa principalmente l'urgenza dei curatori. E in effetti la principale carenza della mostra è la disposizione curatoriale: lo Spazio ex3 possiede indubbiamente il fascino delle grandi dimensioni, appare versatile senza risultare effimero e riuscendo nel contempo a mantenere una propria identità strutturale a confronto coi diversi progetti (a sinistra, Soap Bubble Skin, di Luca Trevisani, 2008). 
 
Lorenzo Giusti e Arabella Natalini (la coppia di critici che ha messo in piedi con coraggio questo excursus nella 'quarta dimensione' - quella sospesa -, in un'indagine attraverso l'autonomia della forma scultorea nella ricerca contemporanea) abusano però della dimensione stessa. La prima volumetria con la quale sarebbe stato opportuno instaurare un dialogo di base e che qui emerge solo in parte, è proprio quella dello spazio espositivo, fortemente caratterizzato da un'impressione di vuoto avvolgente che accompagna l'immenso salone principale, stemperata (anche 'fisicamente') nell'intimità più costretta delle appendici laterali, nicchie minuscole attraverso le quali il confronto con la presenza artistica risulta immediato, urgente. 
 
Quest'enormità finisce invece per rimanere estranea a qualunque filo conduttore che possa far da legante attraverso prodotti dai percorsi ideali del tutto eterogenei.
Nemmeno l'apparato didascalico (di per sé piuttosto esauriente, se preso per singoli interventi) riesce a stabilire un minimo d'ordine intellettuale, e in questo senso la scelta di inserire una buona metà delle complessissime installazioni a stretto contatto fra loro nelloJorge Pardo_GU.jpg spazio non risulta particolarmente felice.
 
Nonostante la difficile premessa, rimane indubitabile il valore qualitativo di gran parte delle opere esposte. Da Luca Trevisani a Daniela di Lorenzo, passando per Ernesto Neto fino al cubano Jorge Pardo: la gravità (intesa come forza ma anche come pesantezza) diventa una caratteristica variabile nella 'fotografia generale' del corpo scultoreo, del quale sono esaltate le caratteristiche di coinvolgimento sensoriale dell'osservatore (a destra, Untitled, di Jorge Pardo, 2009).
 
La capacità di leggere la propria presenza in relazione ad una moltitudine di volumi estranei (e sospesi, appunto) diventa la chiave principale per addentrarsi in un complesso sistema di segni, lontano dal concetto di ancoraggio al suolo, di piedistallo, di certezza estetica. Dimensioni e struttura intrinseca rendono queste icone anti-monumenti per eccellenza ed esagerazione, che fanno leva su un estremo senso di precarietà; questo sì, fortemente radicato nell’immaginario contemporaneo. Una nuova volontà diventa quindi anche missione: privilegiare “il vuoto alla massa, la leggerezza al peso, il movimento alla stabilità”.



Tags: Arabella Natalini, arte contemporanea, ex3, Lorenzo Giusti, Luca Trevisani, quarta dimensione, Riccardo Bonini, scultura,
25 Marzo 2011

Oggetto recensito:

Suspense: sculture sospese, EX3 - Centro per l’Arte Contemporanea, viale Giannotti 81,83,85 - Firenze

Fino al: 8 maggio
Ingresso: libero
Visite gratuite per singoli visitatori: ogni venerdì alle ore 19.30.
Visite per gruppi: su prenotazione, minimo 3 partecipanti. Costo 5 euro a persona (possibilità di prenotare visite in inglese)
Elenco completo degli artisti invitati: Alexandra Bircken (Germania, 1967), Beth Campbell (Usa, 1971), Daniela De Lorenzo (Italia, 1959), Claire Morgan (Irlanda, 1980), Franco Menicagli (Italia, 1968), Ernesto Neto (Brasile, 1964), Jorge Pardo (Cuba, 1963), Cornelia Parker (Regno Unito, 1959), Tobias Putrih (Slovenia, 1972), Tobias Rehberger (Germania, 1966), Tomas Saraceno (Argentina, 1973), Bojan Šarčevid (Bosnia 1974), Hans Schabus (Austria, 1970), Luca Trevisani (Italia, 1979), Pae White (Usa, 1963), Hector Zamora (Messico, 1974).
Arte sostenibile: si può scegliere di contribuire il progetto ex3 in diversi modi al sito www.ex3.it. Un'azione meritevole.

giudizio:



8.669997
Media: 8.7 (6 voti)

Commenti

ciao, io ci sono stata..e ho

7.02

ciao, io ci sono stata..e ho trovato la mostra molto molto interessante.. mi è piaciuta soprattutto l'idea di usare lo spazio vuoto e la plasticità delle forme come materia artistica.. il mio voto alla mostra è super così come il voto all'Ex3, mi piace davvero tanto.. Firenze non ha tanti centri culturali contemporanei e sicuramente l'Ex3 è il migliore..

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