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LIBRI - SAGGISTICA

Da quando l'idea conta più del prodotto, acquistare un quadro è diventato come investire in borsa. Roberto Gramiccia, curatore e giornalista, in Slot Art Machine si sofferma sul grande giro d'affari che sta dietro a esposizioni e gallerie, a vantaggio dei soliti noti e a danno del semplice visitatore


di Gaetano Farina

Il grande business dell’arte contemporanea ha ormai preso le sembianze diaboliche di una slot machine, vale a dire di un marchingegno programmato cinicamente per far soldi, imbrogliando la gente e premiando qualcuno solo ogni tanto, al fine di mantenere in vita l’illusione di facili guadagni. E’ l’immagine che suggerisce il titolo del saggio di Roberto Grammiccia, secondo il quale però la macchina del sistema dell’arte è ancora più truccata. In questo caso, infatti, i gettoni d’oro finiscono nelle tasche di soggetti ben identificati che
17 Luglio 2012

ARTE CONTEMPORANEA

Nota per le esibizioni "masochistiche" sul proprio corpo, la performer serba sarà presente da domani al 24 marzo a Milano per una serie di eventi a lei dedicati. Il principale, intitolato Abramovic Method, si terrà al Padiglione dell'Arte Contemporanea e coinvolgerà direttamente gli spettatori


di Anna Colafiglio

"Smetteranno mai di chiedermi se questa è arte?", si domanda, legittimamente, Marina Abramović, grande artista serba che vanta al suo attivo quarant'anni di carriera nel controverso campo della Performance Art. Un territorio difficilmente circoscrivibile, che Marina definisce come "quella costruzione fisica e mentale che avviene, dinanzi a un pubblico, in un preciso tempo e luogo, e che implica la creazione di un dialogo energetico".   Dopo le crude performance che la hanno vista protagonista durante gli anni Settanta (tra le quali ricordiamo le celebri Rhythm
20 Marzo 2012

ARTE

A Punta della Dogana, Venezia, la mostra Elogio del Dubbio per la Fondazione Francois Pinault raccoglie i lavori e i nomi più significativi della nostra epoca: appeal commerciale e potenziale scenico vanno a braccetto con il valore specifico delle opere, come in un'antologia riuscita bene


di Mirko Nottoli

Una mostra per riconciliarsi con l’arte contemporanea. Quella mainstream. Quella che finalmente sa di internazionalità e non di classico provincialismo italiota (l’ormai mitico padiglione Italia made in Sgarbi è solo lì a due passi). Il luogo, le opere, l’allestimento, tutto concorre alla riuscita dell’operazione.   Primo: il luogo. Punta della Dogana, accuratamente restaurata da Tadao Ando che costruisce un enorme cubo di cemento nel bel mezzo dello storico edificio, mantenendo intatte le antiche strutture e allo stesso tempo rendendo le sale
01 Dicembre 2011

MOSTRE

Sette città italiane ricordano in contemporanea la mostra dei poveristi del 1968, un evento che fece la storia. Bologna, che grazie alla Galleria De’ Foscherari ne fu parte integrante, ospita al Mambo una retrospettiva curata da Germano Celant e Gianfranco Maraniello. Ma dov'è il senso, quando manca la sorpresa?


di Mirko Nottoli

Dopo le personali di Giovanni Anselmo, Giuseppe Penone, Gilberto Zorio, Pier Paolo Calzolari, che si sono susseguite nel corso degli anni prima alla Gam poi al Mambo, una grande retrospettiva sull’Arte Povera sembrava un approdo più che naturale per il museo bolognese.   Gloria artistica nazionale, risalita agli onori della cronaca durante la penultima biennale di Venezia con il dibattito se esista o meno un’arte di destra e una di sinistra, l’arte povera nasce a Torino nel 1967 su iniziativa di Germano Celant, e oggi se ne celebra il "non si sa cosa"
10 Novembre 2011

MOSTRE

Il ritorno del reale e altri imprevisti è la seconda personale dedicata all'artista dalla galleria SpazioA di Pistoia: un viaggio "a ritroso" tra le vedute del Belpaese che fu, una riflessione su noi e il nostro passato. Sui bei tempi in cui ancora avevamo un futuro...


di Riccardo Bonini

Trovare un pittore che spenda la sua arte all’interno di un dibattito contemporaneo, è raro evento; ancora più raro dello stesso dibattito contemporaneo, sulla cui esistenza non sarei più disposto a giurare. Luca Bertolo è senza dubbio un intellettuale dotato di grande coraggio. Attraverso una narrazione che accarezza la Storia per la forma che questa assume nei ricordi, non necessariamente personali - e proprio per questo forti di un’intimità universale ancor più dirompente - ecco che si delinea il tentativo di una nuova grammatica del qu
21 Ottobre 2011

ARTE CONTEMPORANEA

Artisti multimediali, in questa prima personale in un museo pubblico (il Mambo di Bologna), propongono video, fotografie, installazioni sonore e visive. Un ragionamento sullo spazio geografico nella realtà contemporanea, domande interessanti che però troppo spesso restano senza risposta


di Mirko Nottoli

Una cosa va detta, gli allestimenti del Mambo sono proprio belli. Non sarà un’osservazione molto scientifica ma è quello che si pensa ogni volta che si varca l’ingresso. Per la mostra di Zimmerfrei, Campo | largo, ci accoglie una gigantesca rete di nylon che pende dal soffitto per tutta la lunghezza della grande sala e che, illuminata da alcuni fari che cambiano intensità e colore, dal bianco al violetto, crea dei suggestivi giochi d’ombra alle pareti. Qual è il significato? Non lo sappiamo ma fa effetto e comunque un significato lo si trova.  
27 Luglio 2011

ARTE CONTEMPORANEA

Inglese ma nato in India, lo scultore Anish Kapoor è in mostra a Milano: le sue installazioni instaurano un nuovo rapporto con il visitatore. Vederle non basta, bisogna toccarle, percorrerle, abitarle, sentirsene avvolti. Un'esperienza 'fisica' che ci spinge a lasciare i nostri "perché" fuori dal tunnel...


di Anna Colafiglio

“Il bello dell’arte astratta è che il significato è sempre a margine, e non è necessario svelare la sua collocazione. A volte non sapere va benissimo”. La chiave per approcciarsi all’arte di Anish Kapoor è proprio questa: svincolarsi dalle catene dei perché in nome di un nuovo rapporto con l’opera che si ha di fronte. Poche domande, dunque, ma tanta capacità di “ascoltare”: l’opera, se stessi, l’ambiente circostante. Milano gioca su due sedi differenti per presentare una mostra d’eccezione: la
04 Luglio 2011

SPECIALE BIENNALE DI VENEZIA / 3

Tempo di visita calcolato, nove ore. Per chiudere il nostro speciale a puntate sulla mostra evento veneziana vi facciamo da guide in un tour breve e a prova di neofita. I padiglioni con le opere più interessanti: Arabia, Stati Uniti, Danimarca... un giro del mondo (dell'arte) in una giornata 


di Chiara Di Stefano

Il profano che intende accingersi alla visita della Biennale di Venezia in un giorno solo ha necessariamente bisogno di qualche indicazione per evitare di perdersi tra i percorsi che attraversano Giardini ed Arsenale. Dunque, con un esplicito omaggio allo stile del Gazzettino delle Arti, celebre inserto del Gazzettino degli anni '60, guidiamo il visitatore in un percorso veloce e divertente.    Si parte dai Giardini, sede regina dell’Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia e puntiamo dritti sul viale alberato che culmina nel Padiglione Inglese. Cominciamo a destra co
27 Giugno 2011

MUICA JAZZ

E' entrato in studio con qualche appunto appena buttato giù e dei manuali sulla pittura contemporanea. Ne è uscito con un disco, A dawn will come, che al di là delle sue ispirazioni, non suona nè "astratto" nè eccessivamente avanguardista, ma anzi richiama lo spirito del blues e quello di Thelonius Monk


di Marco Buttafuoco

Per incidere questo suo ultimo lavoro in solitaria, Umberto Petrin ha seguito una strada molto suggestiva, entrando in sala d’incisione con alcune idee appuntate sommariamente. Nello studio c’erano libri d’arte contemporanea (il pianista di Broni ne è un grande appassionato e conoscitore) che dovevano servirgli a catturare idee ed ispirazione per il suo lavoro musicale. Improvvisazione quasi pura, quindi, basata sulle suggestioni delle immagini di alcuni fra i pittori ed i performers più radicali come Joseph Beuys, Bill Viola, Marina Abramovic, Brice Marden. &n
21 Giugno 2011

SCULTURA

Per Suspense sedici artisti contemporanei da tutto il mondo espongono le proprie opere a mezz'aria. Lo spazio ex3 di Firenze va ad esplorare la Quarta Dimensione, ma dimentica di dare una guida al visitatore


di Riccardo Bonini

L'impressione generale è quella di un'occasione mancata. Il tentativo di fare il punto sul 'momento' della scultura contemporanea, chiamando a raccolta sedici significativi artisti di nazionalità e generazioni differenti, non appare completamente riuscito.    Suspense, lungi dall'identificare solamente il titolo della rassegna, finisce col definire anche la (piuttosto spiacevole) sensazione che rimane addosso allo spettatore, indeciso fino alla fine tra la deferenza verso il magniloquente assetto espositivo e il sospetto di essersi trovato di fronte al classico gioco &q
25 Marzo 2011

ARTE

Togliere il superfluo dalla materia per far emergere la forma: è la lezione di Michelangelo, che il maestro francese ha fatto propria. Un grande innovatore che non aveva paura di ispirarsi alla tradizione: al Museo Santa Giulia di Brescia, tutta la sua opera viene ripercorsa attraverso il rapporto confidenziale con il Buonarroti


di Anna Colafiglio

“Si potrebbe far rotolare una statua di Michelangelo dall’alto di una collina fino a far scomparire la maggior parte degli elementi di superficie: la forma rimarrebbe comunque intatta”; parole di Henri Matisse, che riassumono in una vivida immagine l’essenza di questa mostra. L’accostamento è apparentemente impossibile. La strana coppia, si direbbe: Michelangelo e Matisse, il Rinascimento e il Novecento a confronto. Due mondi opposti, inconciliabili addirittura, se si vuol dar retta alla voce delle prime impressioni. Di fatto, però, addentrandoci neg
14 Febbraio 2011

ARTE contemporanea

Con la rassegna Art First e il Premio Furla, parata di grandi nomi sotto le due torri. Trivelle finte (ma che fanno rumore vero), impronte di fango e video in HD: ma l'obbligo di coinvolgere non garantisce la qualità


di Mirko Nottoli

Quello compreso tra il 28 e il 31 gennaio è stato per Bologna il weekend di Arte Fiera, momento in cui la città si anima come per incanto e si scopre amante dell’arte contemporanea. Notti bianche, palazzi e gallerie aperti fino a tardi, mostre ed eventi, gente per strada nonostante il freddo polare, file chilometriche davanti ai musei, locali sold out per la gioia di commercianti e ristoratori. Ma l'abbuffata va oltre il weekend, e la durata di alcuni eventi collaterali si allunga fino a fine mese.   Bologna art first, a cura di Julia Draganovic (senza un curatore
09 Febbraio 2011

ARTE CONTEMPORANEA

E' in mostra a Firenze la discussa opera For the love of God: un cranio del Settecento rivestito di diamanti, stimato più di cento milioni di dollari. Ecco perché non si tratta (soltanto) di una bieca operazione commerciale


di Riccardo Bonini

“Il teschio incrostato di diamanti di Damien Hirst simbolizza la vacuità dell’arte contemporanea, in sostanza i soldi più che il messaggio?”. “Cari miei, i soldi sono il messaggio” (Charles Saatchi)   Se un’opera d’arte divenga tale nel momento in cui viene creata o nel momento in cui viene venduta è un quesito che affascina e contrappone artisti, critici e operatori del contemporaneo. Qual è il fine ultimo a cui tende l'atto artistico? Jeff Koons, con il suo trash d’élite, e lo stesso Damien Hirst han
02 Febbraio 2011

ARTE E POESIA

Doveva essere un progetto in comune tra la poetessa e l'artista Mimmo Rotella, un omaggio alla bellezza della diva americana. E' diventato la mostra Milano. Ultimo atto d'amore: un percorso parallelo fra le vite tormentate della Merini e della Monroe, fra la potenza dell'icona, della parola e del suono


di Anna Colafiglio

“Rido per te che mi canti / e canto per te che ridi”, scriveva Alda Merini accanto allo splendido volto di Marilyn Monroe profanato (o sacralizzato?) dall’intervento di Mimmo Rotella. Ci fissa dall’alto di una vecchia fotografia di lei bambina e diciottenne, la sua bellezza pura di allora che muta pian piano nel volto della poetessa che tutti conosciamo; una videoproiezione di due minuti che condensa una vita intera.   Entriamo negli spazi di questa mostra con il preconcetto della discordanza, domandandoci perchemmai abbiano deciso di accostare l’arte di Alda
20 Gennaio 2011

ARTE

La giovane artista texana è al Peep-Hole, il nuovo progetto di uno spazio espositivo milanese dalla storia illustre, con un lavoro su memoria e narrazione


di Riccardo Bonini

A Milano, in via Panfilo Castaldi 33, nello spazio che fu la prima piattaforma di Massimo de Carlo (per intenderci lo storico gallerista di Maurizio Cattelan), vive ora Peep-Hole. Il progetto dei due curatori Vincenzo de Bellis e Bruna Roccasalva coniuga esposizioni, incontri, letture nello spirito della ricerca contemporanea.     Peep-Hole (lo sguardo attraverso il buco della serratura, morboso quanto basta - Peeping Tom docet -) arriva alla quinta e ultima mostra del 2010 presentando, per la prima volta in Italia, il lavoro della trentenne americana J. Parker Valentine (n
10 Gennaio 2011