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LIBRI

Il meglio del 2013
Stanchi delle classifiche di fine anno? Non ne potete più dei siti che vi propinano le migliori opere del 2012? Giudizio Universale guarda avanti: in esclusiva per voi ecco le migliori opere dell'anno prossimo! Capolavori che non sono stati scritti, e che non lo saranno mai: li hanno immaginati i nostri recensori di fiducia. Perché il meglio, come sempre, deve ancora venire

di Giuseppe De Marco, Giuseppe Grattacaso, Stefano Nicosia, Dario De Marco

 


NARRATIVA

Dave Eggers, Garage Inc., Mondadori

Nell’America del 2184 tutto sembra già essere stato detto, fatto scritto e pensato. Guerre, rivoluzioni, distruzioni planetarie e ricostruzioni ipernew-age. Da questo stato di “torpore globale post coitale” sono però estranei i giovani Carl Kovalistan e MaryAnn Cherry, decisi a rimettere in moto l’anima assonnata del loro villaggio (le città non esistono più). Per farlo, decidono di ripartire proprio da quello che in tempi antichi era stato uno dei simboli dell’intraprendenza giovanile made in Usa: il garage. È lì, nel seminterrato di un vecchio edificio in disuso (una scuola o forse un municipio: istituzioni entrambe soppresse nella New York prossima ventura) che i due ragazzi si mettono al lavoro su quella che dovrebbe essere l’invenzione del secolo. Non ci riusciranno, ma da quel garage nascerà qualcosa di molto più speciale.

Il ritorno alla narrativa di uno dei più originali e poliedrici autori della scena americana. Scrittore, sceneggiatore, editore, insegnante: con tutto quello che combina c’è da chiedersi soprattutto dove trovi il tempo per sfornare storie del genere. Un’esplosione graffiante e spumeggiante di situazioni, idee, stili e registri che solo la penna di quel “formidabile genio” di Dave Eggers poteva riuscire a tenere in piedi in questo modo. E infatti ci riesce. E si guadagna di diritto 4 soli tondi tondi.

(Giuseppe De Marco)

 
SAGGISTICA+DVD
Sandra Petrignani & Friends, Addio a Roma live, Neri Pozza
L'exploit canoro di Patrizia Cavalli, autrice dei versi musicati da Diana Tejera nel libro-cd Al cuore fa bene far le scale (Voland edizioni), ma anche interprete della canzone che dà il titolo alla raccolta, non ha lasciato indifferenti autori e editori. Così la casa editrice Neri Pozza, visto il successo di Addio a Roma di Sandra Petrignani, manda in libreria una nuova edizione con dvd. Il mondo culturale romano degli anni Cinquanta e Sessanta, al centro dell'inchiesta-narrazione, viene raccontato anche attraverso i video delle canzoni di quegli anni. I classici della musica leggera dei decenni d'oro della dolce vita romana sono interpretati da narratori e poeti di oggi. La stessa Petrignani si esibisce in una versione ballata di Il tuo bacio è come un rock, mentre Aldo Busi si traveste da Buscaglione per una gustosa riedizione di Che bambola!. Zum zum zum diventa un testo surreale nell'interpretazione sussurrata di Valentino Zeichen, mentre Valerio Magrelli è protagonista di un video ironico sulle note di Rose rosse.
(Giuseppe Grattacaso)
 
POESIA
Givin G. Florentin, La messinscena sovrannaturale, Selva edizioni
Ovvero, cosa succede se pensate di stare guidando una vecchia e affidabile Ritmo, e vi ritrovate al volante del Maggiolino tutto matto (divaghiamo: film capolavoro del ’68 della Disney. Vedetelo). D., uomo di mezza età, in seguito a tracolli familiari e alla frustrazione per un amore niente più che platonico (naturalmente non per sua colpa), decide di intraprendere un viaggio per scoprire se stesso. Alla fine delle sue peripezie stende un diario di bordo, il romanzo che questo coraggioso editore indipendente ha con fiuto formidabile scovato negli US e tradotto in Italia. Fin qui, la Ritmo. Niente di più ingannevole di questa trama tanto semplice: la scrittura caleidoscopica ed esplosiva di Florentin – una delle caratteristiche che vi farà innamorare di questo libro – ci presenta via via una corte dei miracoli che aggiunge polvere ad una santabarbara di allucinazioni: l’amico V., spacciatore di anfetamine ed estimatore di esperienze lisergiche; B., squillo d’alto bordo convertitasi alle opere pie, ammaliante alter ego dell’erotico sogno irrealizzato di D.; il signor D. N., ineffabile filantropo che non manca di far pervenire benevoli e anonimi bonifici Wester Union al nostro protagonista (sarà forse suo padre? Chissà). Il ritmo indiavolato di certi capitoli farebbe impallidire la beat generation al completo: scansatevi che arrivano torme di teppistelli di periferia di una crudeltà efferata e vizi capitali settanta volte sette (avete bambini? Chiudeteli nel bagno mentre leggete, e teneteli comunque lontani da questo perturbante capolavoro, li farebbe crescere che nemmeno il fungo di Alice in Wonderland). Come dite? Sesso? Ben poco di esplicito, molto voyeurismo, ma anche raffinatezze da scrittore sensibilissimo e dotato. C’è anche il cattivo della situazione: ma non vi sveliamo nulla del personaggio più affascinante del romanzo. Né di come questo viaggio conduca a un finale inaspettato. La messinscena sovrannaturale scompiglierà il vostro 2013, e farà parlare di sé per molto a lungo, ne siamo sicuri.
(Stefano Nicosia)
 
INTERATTIVO-CROSSMEDIALE
Karen Russell, The show is going on, Pound
Qui siamo alla fantascienza al quadrato, all'apoteosi del futuribile. Anzi con Karen Russell, già autrice di perturbanti distopie, il futuro è bell'e arrivato: sia nella forma che nel contenuto. Partiamo da quest'ultimo: il filone è quello post-apocalittico-post-tutto, nel senso che tutto quanto di peggio poteva succedere è già successo. Ma con una differenza che nessuno, a ci pare, ha mai osato immaginare: la razza umana si è estinta. Però, guarda un po', non si è estinta la vita: in pochi giorni, o in poche pagine che condensano milioni di secoli, si ripercorre l'evoluzione, o si immagina una evoluzione alternativa – siamo alla fantabiologia. I sopravvissuti, o nuovi abitanti che siano, sono i prevedibili scarafaggi, qualche altro insetto, molte specie diverse di anfibi, per qualche motivo nessun uccello o creatura volante, delle iguane mutanti e altri strani rettili, pochi mammiferi di piccola taglia (soprattutto topi, chi altri?). Queste bestie interagiscono tra loro, e parte una trama, ma il colpo d'ala è che non sono antropomorfizzate (Russell è agli antipodi della metafora alla Orwell), eppure la storia è coinvolgente, convincente.
E ora, il meglio: The show is going on appare solo in formato di libro elettronico o di app per smartphone e tablet, perché è interattivo. La storia si sviluppa a bivi, come un labirinto che prevede anzi richiede la partecipazione del lettore-utente: molto più difficile da spiegare così, in teoria, che da leggere (giocare?) in pratica. In più, è multimediale: mentre si va avanti le pagine sono alternate a visionari montaggi di Bansky, che appaiono nei momenti più impensati, e il tutto è accompagnato dalla musica sghemba di John Zorn. Dopo tanto discutere sul futuro dell'editoria, sulle nuove forme del libro, e-book enhanced-book no-book, ecco la risposta definitiva. Dopo questo, cosa?



Tags: Dario De Marco, Giuseppe De Marco, Giuseppe Grattacaso, immaginari, recensioni, Stefano Nicosia,
20 Dicembre 2012

Oggetto recensito:

 

LIBRI (di Giuseppe De Marco, Giuseppe Grattacaso, Stefano Nicosia, Dario De Marco)
ARTE (di Mirko Nottoli, Riccardo Bonini, Anna Colafiglio)
FILM (di Marinella Doriguzzi Bozzo, Dario De Marco, Simone Dotto)
TEATRO (di Giulia Stok, Nicola Arrigoni, Igor Vazzaz)
MUSICA (di Federico Capitoni, Simone Dotto, Marco Buttafuoco, Dario De Marco, Giovanni Desideri)

giudizio:



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