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LIBRI - SAGGISTICA

Beato il paese che non ne ha bisogno? Allora quel paese è il nostro: questa è la tesi dell'ultimo libro di Stefano Jossa, che con L'Italia da Jacopo Ortis a Montalbano passa in rassegna i protagonisti della letteratura, che non sono diventati simboli del carattere nazionale.


di Stefano Nicosia

Dalla formazione scolastica si emerge – salvo rari casi – con la radicata idea che i processi che portano alla formazione delle nazioni attengano alla sfera degli avvenimenti storici (o meglio, della storia intesa come serie di avvenimenti storici), pensandoli come indipendenti o comunque predominanti su movimenti culturali, religiosi, sulle altre implicazioni che una storia formata non solo di fatti comporta. Derivano, da questa impostazione didattico-pedagogica (che ha alcune ragioni di essere nella suddivisione delle materie scolastiche ma anche nel ritardo di certi paradigmi cu
12 Dicembre 2013

LIBRI - NARRATIVA

Recensione divagante per un libro che lo è di più. Cargo, all'epoca uscito per Einaudi e oggi riproposto da Laurana in ebook, è l'opera di un ex cannibale che è andato molto oltre. Romanzo esploso in cui si intrecciano linguaggi, invenzioni esilaranti e digressioni, diversi livelli di realtà (tutti ugualmente irreali)


di Stefano Nicosia

Quando Maria Corti (uno dei più grandi critici che l’Italia abbia avuto) recensì Cargo sulla Repubblica il prezzo dei libri era ancora in lire. Per la precisione, di lire ne costava 18.000 questo romanzo, pubblicato da Einaudi e scritto da un autore che aveva già conosciuto il favore della critica con un racconto nell’antologia Gioventù cannibale, curata da Daniele Brolli nel 1996, e con Una particolare forma di anestesia chiamata morte.   Il fatto che il libro, ora di nuovo disponibile grazie a Laurana in formato ebook, sia corredato da quella rece
07 Novembre 2013

LIBRI - SAGGISTICA

Capo dell'Adelphi da quarant'anni (e giovanissimo redattore fin dalla sua fondazione), con L'impronta dell'editore ne ripercorre la storia e la filosofia. Il racconto affascina e la scrittura ipnotizza, ma per fortuna evitando la retorica


di Stefano Nicosia

I libri scritti dagli editori sulle case editrici da loro fondate o dirette formano ormai un genere letterario codificato e ben pasciuto, nel quale questo libretto azzurrino deliziosamente Adelphi si infila alla perfezione, colmando giusto quello spazio che forse vi era rimasto sullo scaffale. Ecco, proprio lì, accanto, magari, a Tra le carte di un editore, di Cesare De Michelis, a Frammenti di memoria e Tutti i nostri mercoledì di Giulio Einaudi, a Memorie minime di Giulio Bollati, a Essere editore oggi della casa editrice :duepunti; o accanto alle variazioni sul tema, cio&egrav
12 Settembre 2013

LIBRI - NARRATIVA

Dietro l'accento strano che sta nel titolo del terzo libro di Rosario Palazzolo, romanziere e autore teatrale, c'è una storia di abusi e una collezione di istantanee disconnesse. E' una via crucis di tante vicende che forse sono sempre la stessa


di Stefano Nicosia

Per cominciare: cattiverìa, non cattiveria, e non vi diciamo perché. Lo troverete alla fine del libro, ma non ci provate neppure ad andare sfogliare le ultime pagine, bisogna arrivarci quadro dopo quadro. Che sì, è come dire passo dopo passo, ma il romanzo di Palazzolo vi mette davanti a delle scene, e sembra che siate proprio lì, al margine del palcoscenico dove si svolge un rosario di rappresentazioni, sgranate dalle voci narranti. Quadri stranianti – sennò dove sta il bello – che non scorrono cronologicamente ordinati, uniformi, rassicur
24 Luglio 2013

LIBRI - NARRATIVA

Ebreo di Germania, costretto ad attraversare Europa e gli Stati Uniti per fuggire al governo nazista, uno dei più fidati collaboratori di Bertolt Brecht problematizzava i miti epici secondo l'attualità. Odisseo e i maiali raccoglie alcuni dei suoi racconti a sfondo mitologico e insieme uno scritto esclusivo di Claudio Magris


di Stefano Nicosia

Più che al libro, verrebbe voglia di fare una recensione all’autore, in questo caso, vista la sua rocambolesca biografia. Quella di Feuchtwanger è infatti la vita di un intellettuale ebreo tedesco nato alla fine dell’Ottocento e morto nel 1958, e già questo basterebbe a evocare esilii di guerra, attraversamenti di confini e oceani, traumi che basterebbero per numerose reincarnazioni. In questo libro della romana nottetempo possiamo leggere tre suoi racconti, che sembrano coniugare alcuni verbi capitali sua biografia: viaggiare, tornare, morire.     L
15 Maggio 2013

LIBRI

Non capisco un'acca è un libro di racconti che gira intorno alla lettera h, andando a rispolverare parole dimenticate. Con la rivista WATT e la casa editrice dirette dallo stesso autore (Hacca, appunto) va a formare un più ampio progetto di rivalutazione di un'editoria slow, contemporanea proprio perché va in controtendenza


di Stefano Nicosia

Questo libro geniale di Maurizio Ceccato non è una nuova uscita, ma dovrebbe entrare immediatamente nelle vostre librerie personali. In primo luogo, perché è un autentico piacere possedere un oggetto così ben fatto, fuori dal comune, un libro che ti viene voglia di toccare, tenere in mano e sfogliare ancora e ancora. E poi perché Ceccato è entrato nella selva della nostra lingua e ha catturato con un retino da farfalle un intero zoo di parole dimenticate, desuete, quelle che in certi vocabolari hanno una piccola croce accanto, e che qui riemergono dall
18 Marzo 2013

LIBRI - SAGGISTICA

Gli appunti di viaggio firmati dai grandi nomi della letteratura italiana. In Qui la meta è partire, il filologo Giuseppe De Marco recupera gli scritti di Ungaretti, Vittorini, Piovene e dell'autore del Pasticciaccio. Un accorto itinerario critico che diventa un viaggio a sua volta


di Stefano Nicosia

Scrivere di viaggi è sempre pericoloso, gli agguati dei cliché possono cogliere l’esploratore più sperimentato, il globetrotter meglio equipaggiato. Scrivere sulle scritture di viaggi altrui, invece, implica sì sguardo diverso, ma richiede ad ogni modo una capacità simile a quella del viaggiatore, ed è quella che Giuseppe De Marco esercita in questa piccola ma densa raccolta di saggi, posti sin dal titolo sotto il viatico ungarettiano dell’Allegria (che in origine si intitolava Allegria di naufragi: ma quello è un altro tipo di viagg
31 Gennaio 2013

LIBRI

Stanchi delle classifiche di fine anno? Non ne potete più dei siti che vi propinano le migliori opere del 2012? Giudizio Universale guarda avanti: in esclusiva per voi ecco le migliori opere dell'anno prossimo! Capolavori che non sono stati scritti, e che non lo saranno mai: li hanno immaginati i nostri recensori di fiducia. Perché il meglio, come sempre, deve ancora venire

di Giuseppe De Marco, Giuseppe Grattacaso, Stefano Nicosia, Dario De Marco

NARRATIVA Dave Eggers, Garage Inc., Mondadori Nell’America del 2184 tutto sembra già essere stato detto, fatto scritto e pensato. Guerre, rivoluzioni, distruzioni planetarie e ricostruzioni ipernew-age. Da questo stato di “torpore globale post coitale” sono però estranei i giovani Carl Kovalistan e MaryAnn Cherry, decisi a rimettere in moto l’anima assonnata del loro villaggio (le città non esistono più). Per farlo, decidono di ripartire proprio da quello che in tempi antichi era stato uno dei simboli dell’intraprendenza giovanile ma
20 Dicembre 2012

LIBRI - NARRATIVA

La protagonista di Sofia si veste sempre di nero sembra essere una piccola ossessione per il suo autore, che la "pedina" dalla nascita al compimento del trentesimo anno. Dieci racconti ce la narrano, tutti diversi ma percorsi da un'unica sensibilità tragica, che risulta quasi antipatica


di Stefano Nicosia

Nel nuovo libro di Paolo Cognetti si entra dritti dalla bella copertina di Alessandro Gottardo, dalla vasca da bagno che della nerovestita Sofia è il rifugio, il rituale di salvataggio. Sconsigliato a chi ama le docce, però, perché nella tinozza ci dovrete restare quasi trent’anni, dalla nascita di Sofia (nel primo dei dieci racconti-sequenze del libro, quasi un’epifania) alla New York malinconica con cui si chiude la sua storia. Almeno in questo libro: perché Sofia ha l’aria di essere una idée obsédante per l’autore, un persona
22 Novembre 2012

LIBRI - NARRATIVA

Una delle letture da spiaggia del 2012 ci arriva direttamente dal Medioevo. S'intitola Predizione pantagruelica per l’anno perpetuo ed è firmata proprio dal papà di Gargantua: lo "zodiaco" letto da chi ha dato luce a un intero firmamento letterario, da Gadda a Joyce. Ecco perchè vale la pena di leggerlo ancora.


di Stefano Nicosia

Ho controllato su Google: di risultati per oroscopo estate 2012 ce n’è qualche milione. In cosa differisca dagli oroscopi propinatici a gennaio sull’intero anno, e poi con scadenze mensili, settimanali e giornaliere (insieme alla smorfia di gatti neri, scale e sali sparsi), lascio decidere agli appassionati di astrologia. Per tagliare la testa al toro (ehi, no, non il segno zodiacale...) c’è un veloce rimedio: affidarsi a Rabelais.   L’oroscopo è il cibo da spiaggia per chi ama leggere le stelle stando al sole, e guarda caso questo libretto de
12 Luglio 2012

LIBRI - NARRATIVA

Dal momento che, come specifica il sottotitolo, si tratta di "Opere postume di autore ancora in vita" è al lettore che tocca scoprire le influenze, gli studi e il percorso di questo scrittore italiano, che ha smesso di scrivere ma ha ancora racconti da farci leggere, come quelli raccolti in Sinapsi


di Stefano Nicosia

Ora, a me non va per nulla di parlarvi di questo libro. Dovreste, molto semplicemente, comprarlo, perché è uno dei migliori libri italiani di racconti (ventidue) in circolazione. Ma non ho alcuna voglia di farvi venire pian piano l’acquolina in bocca per questo autore poco più che quarantenne, ex cannibale e ora scrittore postumo – categoria che sarebbe piaciuta immensamente a Giorgio Manganelli. Ben inteso, Galiazzo è ancora in vita, ma ci parla dai suoi cassetti polverosamente inediti, dai fogli volanti di riviste sgangherate e forse mai esistite, come
29 Giugno 2012

LIBRI - NARRATIVA

Per Davidù la boxe è una passione ereditata, dal papà e prima ancora dal nonno. Il capoluogo siciliano raccontato dall'attore e narratore Davide Enia nel suo primo romanzo Così in terra, è un ring dove nel corso degli anni si impara la lotta per la sopravvivenza.


di Stefano Nicosia

Davidù ha nove anni quando sale sul ring per la prima volta: da quel momento non ne scenderà più, fino al combattimento per il titolo nazionale. La Palermo dove è nato e cresce il protagonista del primo romanzo di Davide Enia è, in realtà, essa stessa una palestra da boxe per i personaggi: c’è chi i pugni li dà, chi li prende soltanto, chi impara ad incassare e a tenere alta la guardia.   Toccherebbe sin da subito fugare i dubbi: è un libro su Palermo? Sulla boxe? Sulla crescita di un ragazzino del proletariato urbano? T
30 Maggio 2012

LIBRI

"Quasi un altro libro" secondo Giulio Mozzi quello che viene ripubblicato oggi dai tipi di Laurana con due racconti in più e uno in meno rispetto alla prima edizione (Einaudi 1996). L'ispirazione di fondo però resta la stessa, quel senso di mancanza che muove i personaggi alla ricerca di un traguardo, che si tratti di Dio o dell'Apocalisse 


di Stefano Nicosia

Ricompare in libreria La felicità terrena di Giulio Mozzi, anzi no. La raccolta di racconti uscita per Einaudi nel 1996 viene ripubblicata adesso con due racconti in più – Verde e oro e Gilda T. – e con uno in meno, Migrazione, e con uno scritto di Carlo Dalcielo: insomma per lo stesso Mozzi è "quasi un altro libro".   Si ricostituisce così, nella collana ‘Rimmel’ di Laurana, la coppia con Il male naturale (Mondadori 1998; Laurana 2011) e quel "grumo narrativo" che si era modellato intorno a due idee fondanti: la ric
10 Maggio 2012

LIBRI - NARRATIVA

A ventisei anni dalla tragedia della centrale, Il ciclista di Cernobyl dello spagnolo Javier Sebastiàn torna sul luogo del delitto, a Pripjat’. Protagonista il fisico Vasilij Nesterenko, che ha realmente diretto l'istituto per l'Energia atomica russa. Un romanzo che insegna il valore della lentezza, nella vita come nella lettura


di Stefano Nicosia

Se cercaste Cernobyl su un atlante, la trovereste quasi sul confine tra Ucraina e Bielorussia. Chi è nato prima degli anni Ottanta si ricorderà le carte dei telegiornali nei servizi sul disastro, la sagoma stilizzata della centrale, le fotografie grigie di nuvolaglia bassa, con le torri a fasce rosse sullo sfondo. Se oggi entraste nella vicina Pripjat’, negli edifici abbandonati, senza più le porte, le piante tra i mattoni, trovereste ancora gli oggetti cristallizzati in un’attesa che non verrà ricompensata. Quasi nessuno è più tornato in q
27 Aprile 2012

LIBRI - NARRATIVA

Tra l'inizio di Mani Pulite e l'avvento del berlusconismo è ambientato Era solo una promessa, libro che è molti libri: d'avventura, noir, di formazione, onirico. L'autore è un cinquantenne d'esperienza, ma al primo romanzo: un ottimo esordio


di Stefano Nicosia

Le coincidenze ci sono tutte, per gli appassionati di numerologia. Oggi siamo a vent’anni dal periodo di Mani pulite, durante il quale si svolge il romanzo; Fausto Vitaliano era all’epoca trentenne, come il protagonista Alessandro, narratore della storia. Le date iniziali e finali su questa sorta di diario personale, e al tempo stesso diario pubblico italiano, sono la fine del 1991 e l’inizio del 1994, e non lasciano scampo. I giorni di quegli anni, a sgranarli col dito su un ideale calendario, hanno tutti, uno dopo l’altro, la consistenza dell’emergenza: le inchi
01 Marzo 2012