• Seguici su:
TELEVISIONE

Sabina, la satira che manca

Dopo nove anni di assenza la Guzzanti torna sugli schermi. Nel frattempo è cambiato il governo e pure la rete che la ospita: forse per questo la prima puntata del suo nuovo show, Un due tre stella, andata in onda ieri sera su La7, è sembrata incapace di mordere soprattutto sull'attualità più stretta


di Alessandra Chiappori


Sarà la prima serata, sarà il governo Monti che a forza di sobrietà ha ingrigito anche la satira, oppure saranno i nove anni di assenza della Guzzanti dal televisore, ma il suo Un due tre Stella sa tanto di minestra riscaldata. La campagna pubblicitaria sul nuovo show serale ha martellato il pubblico di La7 per un mese, con gli spot di imitazioni già note – Moana Pozzi, Barbara Palombelli, Lucia Annunziata - ma nessuna anticipazione, così da mantenere un alone di mistero e lasciar presagire qualcosa di nuovo dietro l’angolo.
 
Così non è stato: il nuovo show in prima serata di Sabina Guzzanti mette insieme malamente satira all’acqua di rose e un talk pseudopolitico in uno show dalla scaletta troppo rigida. Volti noti come quelli di Nino Frassica e la Guzzanti junior (Caterina) contribuiscono a ribadire l’impressione dominante di dejà vu. Interviste ai politici e giornalisti, tra battute e applausi, vengono private della loro potenziale serietà, in un risultato molto lontano da un format quale Le invasioni barbariche insomma, a cui pure l’esperimento sembrava guardare.
 
Altro punto di riferimento è il programma tipo che la vecchia sodale Serena Dandini ha saputo modellare, prima nella striscia di seconda serata Rai con Parla con me e ora nel più ampio spazio del sabato sera con The show must go off (anche questo su La7). Qui come lì esiste una scaletta da rispettare, ospiti internazionali (Michael Moore intervistato in diretta... e interrotto dalla pubblicità), ed episodi di satira en travesti: si alternano l’imitazione, la parodia della fiction tv e quella del trailer cinematografico. 
 guzzanti.jpg
Tutto già fatto, insomma, a partire dal monologo della padrona di casa, che già in apertura torna sull’antiberlusconismo: la “copertina” è un vero manifesto programmatico, del quale noi che la conosciamo non sentivamo il bisogno. Ma le battute sull’ex premier soffrono la mancanza di una cornice d’attualità e finiscono con l’essere archiviate come Storia passata. Sabina insomma non sa mordere su quel che succede oggi, e scade nei toni da generalismo televisivo. Sembrano già lontani i tempi in cui si ergeva a voce collettiva: ore l’attrice romana in scena appare come rappresentante di se stessa, a dare contro a stereotipi reiterati dallo stesso circo mediatico che vorrebbe parodiare.
 
Una strana macedonia, in cui ogni intervento viene smorzato dall’insieme, e ad ogni istante ci si attende una svolta che non arriverà. Davvero nulla che potesse giustificare tanta attesa e insistenza promozionale, se non la mera presenza della Guzzanti in prima serata. Ma i colpi di stiletto e la rivoluzione del linguaggio televisivo che fanno saltare sulla poltrona mancano: colpa di un’autrice a corto di idee o di una rete fin troppo accogliente?



Tags: Alessandra Chiappori, Caterina Guzzanti, la7, michael moore, Nino Frassica, Parla con me, recensione, sabina guzzanti, Serena Dandini, Un due tre stella,
15 Marzo 2012

Oggetto recensito:

Un due tre Stella, di e con Sabina Guzzanti, mercoledì h. 21.00 La7
 

giudizio:



4.05
Media: 4.1 (1 vote)

Commenti

ho apprezzato molto Sabina

4.05

ho apprezzato molto Sabina Guzzanti in passato anche perchè credevo alla sua passione civile, da quando è stata coinvolta (come parte lesa, certo) nella truffa del "Madoff dei Parioli" e mi sono resa conto che non affida i suoi ingenti guadagni a Banca Etica ma preferisce affidarsi ad uno speculatore che promette guadagni troppo elevati per essere puliti, non riesco più a guardarla con simpatia. Mi sembra una professionista dell'indignazione, ho seguito una parte del suo programma e mi è parso debole, privo di idee e di tensione. Sarò prevenuta?

satira insipida, un

satira insipida, un sedativo, senza verve, ridateci berlusconi , così forse la guzzanti avrebbe un soggetto mentre adesso dimostra la sua pochezza

Invia nuovo commento

Il contenuto di questo campo è privato e non verrà mostrato pubblicamente.
 
CAPTCHA
Questa domanda serve a verificare che il form non venga inviato da procedure automatizzate
Image CAPTCHA
Enter the characters (without spaces) shown in the image.