Dopo nove anni di assenza la Guzzanti torna sugli schermi. Nel frattempo è cambiato il governo e pure la rete che la ospita: forse per questo la prima puntata del suo nuovo show, Un due tre stella, andata in onda ieri sera su La7, è sembrata incapace di mordere soprattutto sull'attualità più stretta
di Alessandra Chiappori
Sarà la prima serata, sarà il governo Monti che a forza di sobrietà ha ingrigito anche la satira, oppure saranno i nove anni di assenza della Guzzanti dal televisore, ma il suo Un due tre Stella sa tanto di minestra riscaldata. La campagna pubblicitaria sul nuovo show serale ha martellato il pubblico di La7 per un mese, con gli spot di imitazioni già note – Moana Pozzi, Barbara Palombelli, Lucia Annunziata - ma nessuna anticipazione, così da mantenere un alone di mistero e lasciar presagire qualcosa di nuovo dietro l’
Verso il lontano oriente, nella fantasia o nel tempo, a trovare i vecchi amici degli anni della scuola. Anche d'estate vedere un film significa soprattutto viaggiare: e con i nostri consigli non servono nemmeno le sale aperte
di Marinella Doriguzzi Bozzo e Andrea B. Previtera
AMICHEVOLE: Per ricordare i compagni di un tempo e per apprezzare quelli di oggi Le ragioni dell'aragosta di Sabina Guzzanti, Italia, 2007, 100 m Un bel film su come eravamo e su come non potremo più essere: affettuoso e umile, divertente e malinconico, girato come un documentario di famiglia, e al tempo stesso del tutto inventato. Da un’immaginaria petizione di altrettanto immaginari pescatori di aragoste della Sardegna Occidentale, nasce il pretesto per riunire - dopo 15 anni - quasi tutta la compagnia del programma satirico Avanzi (Rai 3, 1
Con la cinepresa sui luoghi devastati dal terremoto, Sabina Guzzanti accantona i toni chiassosi della partigianeria e impara a farsi da parte. Il suo film pone interrogativi che, risentiti alla luce di certe recenti dichiarazioni, si tingono di un'attualità sempre più inquietante
di Marinella Doriguzzi Bozzo
Ci siamo chiesti per qualche giorno se andare a vedere questo documentario-inchiesta. E poi, ci siamo anche domandati se, dopo averlo visto, avremmo avuto la voglia o la fermezza di recensirlo. Perché, leggendo i giornali, sapevamo che in qualche modo avremmo trovato, compattato in un'impermeabile evidenza, quello che lo stillicidio quotidiano ci aiuta, se non ad assorbire, ad accantonare come un dovere rimandabile, e poi a dimenticare in una autogiustificazione di impotenza. Perché ci imbarazzano le requisitorie, per quanto sacrosante, ad una sola via o dimensione, nonostante un
Dal terrorismo allo Stato di polizia: una raccolta di scritti per ragionare a freddo su un argomento caldo. Vari autori (tra cui Slavoj Žižek) e vari approcci: dal saggio politologico alla riflessione sul film A history of violence
di Roberto Basso