In home video La note bleue, pellicola del regista polacco Andrzej Zulawski uscita nel 1990. Racconta la fine dell'amore con la grande scrittrice, nella dimora di campagna di lei frequentata da artisti come Turgenev, Delacroix e Dumas figlio
di Marcello Garbato
Ma a Zulawski interessa soprattutto filmare il talento di Chopin all'opera, che tormenta tutti quanti – da mane a sera, ma anche in piena notte – facendo quello che porta alla pazzia molti vicini nei condomini, ovvero suonando e risuonando fino allo sfinimento lo stesso passaggio. Qualche volta il pianista convoca gli altri a concerti improvvisati, che si concludono inevitabilmente con una nota inudibile ai più, tranne che a George Sand: la note bleue. Per il resto, gli artisti passano il tempo in interminabili banchetti en plen air, inseguendosi per le numerose stanze della casa o tirandosi addosso il cibo con sprezzo della povertà. Altro tema ricorrente è la gelosia di Solange verso il fratello Maurice (Benoit le Pecq), cocco della mamma e appassionato di burattini, tanto che ne realizza uno per ciascuno dei personaggi. Insieme alle spaventose figure oniriche che compaiono dalla metà fino alla fine del film, i burattini alludono a un mondo fantastico parallelo – presente in molti film di Zulawski – e simboleggiano i personaggi che tirano i fili del destino. Un destino che si compirà inesorabilmente per Chopin, dopo quella giornata incapace di scrivere più nemmeno una nota e privato per sempre dell'amore della Sand.
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La note bleue, di Andrzej Zulawski, Raro Video, 126 m., euro 17
Contenuti extra: L'eredità di Chopin (interviste con Remo Anzovino, Gianluca Attanasio, Louis Siciliano); galleria fotografica; bio-filmografia di Chopin, in traccia rom, con commento audio di Sergio Gilles Lacavalla (giornalista e scrittore), Gabriele Lucantonio (critico), con la collaborazione di Michele Salimbeni (regista)
Altri film su Chopin: A song to remember di Charles Vidor, con Cornel Wilde; Impromptu di James Lapine, con Hugh Grant e Judy Davis; Chopin: Desire for love di Jerzy Antczak, con Piotr Adamczyk (realtizzato per la tv polacca)
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