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DISCHI

Duecento anni di Chopin/3: quel giovane è già un classico

Il venticinquenne polacco Rafał Blechacz incide Primo e Secondo Concerto per Pianoforte e Orchestra. E' un virtuoso, ma ha anche una sensibilità che lo avvicina ai grandi interpreti del passato


di Federico Capitoni


Di tanto in tanto lo spirito di Chopin decide di incarnarsi nel corpo di qualche giovane pianista. In molti recentemente lo hanno cercato in contenitori sbagliati (come Lang Lang) e invece di questi tempi è nel gracile metro e sessanta (o poco più) di Rafał Blechacz, venticinquenne polacco, vincitore del premio Chopin nel 2005. 
 

Aveva già stupito Blechacz tre anni fa pubblicando (sempre per Deutsche Grammophon) i 24 Preludi e oggi – nel mare magnum delle incisioni edite per celebrare il bicentenario di Chopin - questo nuovo cd con i due concerti per pianoforte e orchestra è tra i più venduti. Ora, il fatto che il cd scali le classifiche sarebbe irrilevante se non fosse stavolta non si tratta di un pianista alla moda, ma di uno che vale veramente. Blechacz è preciso, è virtuoso, ma è anche docile, introspettivo. In sostanza, oltre a essere eccezionalmente musicale, è (già) maturo. Chi lo ha seguito in concerto si è reso conto che non ci sono fregature, che Rafał è sempre perfetto. Come dice il grande (attualmente forse il più grande) Grigory Sokolov, i musicisti si valutano dal vivo, i dischi non hanno valore: ecco, Blechacz accontenta tutti perché in questo disco il Primo Concerto è registrato dal vivo, e nessun indizio lo lascerebbe sospettare. Quindi si può rispondere a chi taccia la nuova generazione di sterile esteriorità che un erede dei colossi più anziani forse lo abbiamo trovato. A chi scrive, Blechacz ricorda Krystian Zimerman… Ma è un parere personale che sfiora l’eresia.
 
L’unico rischio che il giovane Rafał corre è che la sua maturità, il suo essere pianista classico ancor prima di diventare (un) classico, lo porti a una precoce rovina. Come accade coi fuochi d’artificio, che sfioriscono non appena ne abbiamo percepito lo scintillìo. Ci ha messo poco Blechacz a passare dallo stato di stella nascente a quello di astro ben fulgido; speriamo solo che non si spenga presto, che non collassi soffocato dalla sua stessa straordinarietà.
 



Tags: Chopin, Concerto per pianoforte e orchestra, Deutsche Grammophon, Federico Capitoni, Federico Capitoni, Grigory Sokolov, Krystian Zimerman, Rafał Blechacz,
18 Marzo 2010

Oggetto recensito:

Fryderyk Chopin, Concerti per pianoforte e orchestra n.1 e n.2, pianoforte Rafał Blechacz, Royal Concertgebouw Orchestra Jerzy Semkow, Deutsche Grammophon
 

giudizio:



6.746895
Media: 6.7 (29 voti)

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