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FILM

Ozpetek va in provincia

Anteprima cinema: esce oggi Mine vaganti. La famiglia, le convivenze, l'omosessualità nascosta o rivelata: i consueti temi cari al regista ci sono tutti, ma trovano nuovi spunti dall'inconsueta ambientazione a Lecce. Con Riccardo Scamarcio, Ilaria Occhini ed Ennio Fantastichini


di Gianpaolo Fissore


Preceduto da un gran tour promozionale ecco Mine vaganti, il nuovo film di Ferzan Ozpetek. Non è una gran sorpresa: da qualche anno quello che viene considerato uno dei nostri “migliori” registi confeziona periodicamente un nuovo lavoro, per la delizia di un pubblico ormai affezionato e nell’indifferenza di quanti, pur conquistati dalle sue prime opere, non hanno ritrovato nelle successive alcuna originalità.
 
Siamo, in effetti, anche questa volta, alle prese sempre con gli stessi temi: l’omosessualità nascosta o rivelata, i sentimenti pubblici e privati alla prova con l’istituzione famiglia o con le convivenze in senso lato, molto più complicate e complesse di quanto rivelino in superficie. La famiglia, più o meno tradizionale, non è nient’altro che forma. Nel contenuto, invece, obblighi e doveri si intrecciano con scelte di vita sospese o praticate clandestinamente, con vocazioni abbandonate o solo rinviate, con aspirazioni latenti che reclamano legittimità: tante mine vaganti, appunto.
Il titolo è azzeccato e lo è ancor di più il colpo di scena che imprime un’accelerazione alla trama, una mina vagante che esplode nella quiete apparente di una cena di famiglia e di affari. Una tragedia? Niente paura, è solo una commedia, con battute divertenti, dialoghi gradevoli e note di costume che danno fiato al racconto; con interpreti collaudati nella coralità, da Ilaria Occhini, perfetta nel recitare una vecchiaia intrisa di irrequieta saggezza a Ennio Fantastichini, padre rude e un po’ ottuso.
 
Siamo purtroppo nel 2010, non più nel 2000, come sottolinea l’unica battuta “politica” del film, e fare outing non è affatto facile. Viceversa può fare molti danni, soprattutto se ci si trova nella provincia d’Italia. Nella nativa Lecce, dove vorrebbe essere solo di passaggio, Tommaso (Riccardo Scamarcio) finisce per farsi carico delle sorti di una famiglia che ha perso l’equilibrio e il buon nome. Sperimenta la difficoltà di manifestare la propria affettività e di perseguire la vocazione letteraria, dovendo mettere invece letteralmente le mani “in pasta”, perché gli tocca di occuparsi, suo malgrado, dell’azienda paterna. A un percorso impervio, costruito sul difficile equilibrio tra essere e non essere, tra la nostalgia dell’amore lontano e l’ambiguità del tempo presente, fanno da cornice, per un lieto fine, un matrimonio e un funerale: nei riti la famiglia, alla fine opportunamente allargata, rimette insieme forma e contenuto.
Niente di originale. Ma, come è detto, il tutto è gradevolmente confezionato (e musicato), nel solco di una collaudata tradizione che rimanda a Risi e Monicelli. Ozpetek, regista da molti amato, stavolta guadagnerà qualche voto anche nel partito degli scettici.



Tags: Ennio Fantastichini, famiglia, ferzan ozpetek, Gianpaolo Fissore, Ilaria Occhini, Lecce, Mine vaganti, omosessualità, riccardo scamarcio,
12 Marzo 2010

Oggetto recensito:

MINE VAGANTI, DI FERZAN OZPETEK, ITALIA 2009, 116 M.

La frase “indimenticabile”: “Gli unici amori che non finiscono mai sono quelli impossibili”
 
La città “nuova”: Dopo 10 anni e cinque film girati a Roma, Ozptek si è spostato nel Salento. Lecce e dintorni hanno fatto da location a tutto il film
 
Gloria nazionale: Nastri, Globi e David di Donatello. Ozpetek è regista da anni pluripremiato, ma solo in Italia

giudizio:



7.578459
Media: 7.6 (39 voti)

Commenti

io poi mi sono fatta una

io poi mi sono fatta una domanda: perché di solito le parti da omosessuale vengono assegnate ad attori etero? non credo che si tratti solo del gusto di far cimentare il grande attore con la parte difficile; perché la parte del gay non viene tranquillamente affidata a un attore gay? le parti femminili le fanno le donne, anche se secoli fa per l'appunto le facevano gli uomini... c'è qualche analogia?

5 soli al tuo

5 soli al tuo commento!!!

stimolante.

Ozpetek, dopo i buoni esordi

5.04

Ozpetek, dopo i buoni esordi tende a ripetere se stesso. E questa insistenza tematica e "target oriented" alla lunga mi ha stancato. Divertente vedere Scamarcio - scatenatore d'ormoni adolescenziali - nella parte di un omosessuale, anche se ci si aspettava qualcosa di più anche di lui. Ho trovato Fantastichini esageratamente sopra le righe...In conclusione, nulla di nuovo sotto il sole e un ombrello da assegnare, per ripararsi dal sole.

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