Florian Henckel von Donnersmarck (Le vite degli altri) smette i panni dell'autore impegnato e si concede una gita in laguna. Il suo souvenir è questo thriller fiacco, che vede Johnny Depp e Angelina Jolie coinvolti in un intrigo internazionale. Molti cammeo di divi italiani su una Venezia da cartolina
di Marco D'Egidio
In The Tourist il vero turista non è l’imbolsito professor Johnny Depp, travolto a Venezia da un insolito destino con ill volto di Angelina Jolie, ma il regista Florian Henckel von Donnersmarck, che dopo l’impegnato e magnifico Le vite degli altri desiderava, per sua stessa ammissione, fare un film che potesse vedere a Natale con i suoi figli. Così ha deciso di andare in vacanza in Italia e ritornare con tanti souvenir perfettamente rappresentativi di come può apparire Venezia agli occhi di un visitatore superficialmente entusiasta, anzichè a quelli di un raffinato regista e sceneggiatore.
L’album della “città degli innamorati” - così viene subito fotografata Venezia dalla protagonista a bordo del Frecciarossa - permette di ricostruire la genesi del film e insieme la sua essenza. Venezia è infatti più di una scenografia: è come la Barcellona di Vicky, Cristina e Woody Allen, la chiave in grado di schiudere un’atmosfera (in questo caso magia è dir troppo) senza la quale il film non esisterebbe. Quasi un personaggio aggiunto.
I più maligni potrebbero insinuare – come per Woody - che il regista prima abbia scelto la meta della sua vacanza e poi scritto la sceneggiatura per pagarsela. Non è un problema di incongruenze geografiche, che possono sfuggire alla maggioranza degli spettatori (specialmente non italiani), né di lesa maestà per la rappresentazione da cartolina o di ambientazioni posticce - come nella sequenza della fuga sui tetti. E’ una questione di metodo, di come il film viene concepito: von Donnersmarck non si preoccupa di amalgamare i tanti e in sé validi ingredienti, ma mira a fare incetta di suggestioni, confezionando un fresco antipasto natalizio (il cinepanettone è ancora denominazione di origine protetta) di nessun sapore, appagante solo alla vista.
Gli attori più cool del momento (Johnny Depp inebetito per esigenze di copione e Angelina Jolie mai così imbalsamata), il romanticismo e il mistero di calli e canali, un intrigo internazionale che vede Interpol e un boss dei casinò gareggiare nella caccia a un fantasmatico ladro milionario, e l'eleganza da fiaba dipanata con i migliori hotel, ristoranti e palazzi di Venezia servono solo a infondere fiducia consumistica in vista di Natale. Sotto lo smoking si cela il pasticcio di un’opera bifronte, troppo commedia per essere thrilling, e troppo incantata per avere ritmo.
Forse bisognerebbe chiedere a uno spettatore straniero se trova che The Tourist sia davvero un film divertente, perché altrimenti sorge il dubbio che buona parte della piacevolezza del film stia nel vedere i nostri attori di fiction tv (simpatiche interpretazioni per piccole parti) proiettati per un istante su un palcoscenico internazionale, fianco a fianco con i divi planetari; oppure che sia una risposta automatica alle lusinghe che sempre più attori e registi di Hollywood tributano al nostro Paese, venendo a girare qui, guida turistica alla mano.
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The Tourist di Florian Henckel von Donnesmarck, Usa Francia 2010, 105 m
Commenti
a me cristian de sica me
a me cristian de sica me piace de piu de gionni depp!
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