Nel reality di La7 educatrici spietate con divise a puntini addestrano figli isterici e mortificano genitori incapaci
di Francesco Signor
Sos Tata è un reality show che, alla sua prima apparizione in Italia su La 7, nell’autunno del 2005, rivelò a una selezionata platea di famiglie (quelle poche fortunate che all’epoca erano raggiunte dal segnale dell’emittente di Telecom Italia) come i loro problemi con quelle pesti bubboniche dei loro figli potessero trovare una soluzione definitiva. Il format originale è, manco a dirlo, americano: si chiama Nanny 911 ed è arrivato al suo quinto autunno su Fox Life. Il fatto che la Magnolia debba comprare un programma così dagli States ripropone un antico dilemma: o gli autori italiani non riescono a scrivere roba del genere (e questo è un fatto di per sé consolante) o gli autori italiani non sono nemmeno in grado di scrivere roba del genere (e questo è un fatto di per sé deprimente).
La meccanica della trasmissione è abbastanza semplice: avete presente il film Mary Poppins? Bene. Ora immaginate un plagio fatto male e, più o meno, vi siete fatti un’idea di quello che vi aspetta.
Nelle varie puntate i bambini raramente sono normali, il meglio che possa capitare è di ritrovarsi alle prese con piccoli indemoniati che andrebbero affogati nell’acqua santa. I genitori sono dei casi umani, obbligati per contratto a farsi mortificare dalle aguzzine: tre per ogni puntata come le Charlie’s Angels, ma più sadiche. C’è la tata Lucia (la capo-tata), la tata Francesca (la tata gnocca) e la tata Adriana (la tata Chicco, soprannominata così perché è consulente della multinazionale Artsana per i giochi parlanti: alcuni malpensanti dicono che sappia fare il verso della mucca in otto lingue).
In ogni puntata che Sky manda in terra, i tre esemplari di tate, in divisa puntinata modello cravatta di Berlusconi, ricevono una chiamata da una coppia di genitori che sta attraversando quella crisi conosciuta negli ambienti della puericultura come “sindrome di Erode”. Il campanello che suona e la fatidica frase “sono la tata Lucia” segnano il punto di non ritorno. Per risolvere la situazione è stata mandata lei, la regina delle tate con la voce di Prodi e la dentiera che fa tanto Squalo 3. Una volta insediata nella casa dei malcapitati, inizia a osservarli e a prendere appunti come Mourinho. Dopo un paio di giorni, riunisce i genitori davanti a una cattedra immaginaria e li pialla come potrebbe fare solo una suocera a cui si è dimenticato di fare gli auguri a Natale.
A partire dal terzo giorno la tata Lucia si dedica, inesorabile e spietata, alla cura dei demonietti isterici. Lo fa adottando le più moderne tecniche di addestramento per cani e, senza nemmeno usare un bastone elettrificato, puntualmente li annienta, assieme a quel poco di autostima dei genitori.
In conclusione, se guardate questa trasmissione e avete dei figli, potreste essere tentati di venderli su Ebay; se invece non ne avete ancora, probabilmente vi farete una vasectomia usando la carta Sky.
Tags: america, bambini, educazione, figli, Francesco Signor, genitori, giochi, la7, reality show, sos tata,
S.O.S. TATA, LA7
Commenti
Grande France' !!!
Grande France' !!!
Ma di che state parlando? Ci
Ma di che state parlando? Ci mancherebbe ancora che le "strategie educative proposte" o le "tecniche di addestramento" non siano corrette. Non è questo il punto. Anche nei commenti si vede come non si colga l'essenzialità drammatica di questi format così anestetizzanti da essere persino rassicuranti. Lo spettatore vi ritrova ciò che vive quotidianamente in famiglia? E allora? Io ho 2 figli miei e 1 della mia nuova compagna (così evito di essere subito bandito dalla casta dei genitori illuminati) e non sento di aver bisogno dei consigli delle tate, soprattutto confezionate in un programma come quello. Detesto questi finti reality costruiti appunto per dare allo spettatore la sensazione di ritrovare qualcosa di se stesso. Preferisco un bel documentario sugli animali (almeno le dinamiche sono più naturali). Convengo con il "single" Signor quando dice che questi prodotti vengono tutti acquistati all'estero, alla faccia (per non dire altrove) della creatività degli autori italiani (semmai ce ne siano ancora). Ci stanno intossicando e non ce ne accorgiamo nemmeno più. Se questi programmi vi piacciono, guardateveli pure, ma non pretendete che noi si stia lì a guardare senza nemmeno poter dire che ci fanno schifo!
Più che una recensione del
Più che una recensione del programma, mi sembra sia un giudizio senza fondamento sulle strategie educative proposte. Quel che posso dire (da genitore di due bimbi) è che i suggerimenti delle tate sono in genere assolutamente condivisibili e nell'armamentario comune di un genitore. quando non applicati, se ne vedono gli effetti sui figli (effettivamente spesso degni di un esorcista).
Si vede che sei ancora un "allegro" single.
Sulla resa del format, se ne può parlare. bye
mi ha fatto
mi ha fatto sorridere...certamente descrive la trasmissione in modo autentico, ma dopo anni di insegnamento mi sento di dirle che le famiglie protagoniste sono uno spaccato della realtà (sob). poche regole ribadite con costanza, rispetto di spazi e tempi e la capacità dei genitori di rimettersi in discussione sono elementi fondamentali di un progetto educativo. ammetto che per chi affronta questi argomenti quotidianamente, l'atteggiamento inflessibile di tata lucia nei confronti di genitori immaturi è molto catartico...
non conosco la sua età ne se
non conosco la sua età ne se abbia figli in tenera età. Ma le tecniche di addestramento come lei le definisce sono corrette e si basano sulla necessità dei bambini di avere poche regole certe e soprattutto nell'insegnare ai genitori come far rispettare le regole. Si ricordi che è molto più facile dire si ad un bambino petulante che mantenere un fermo no!!E' chiaro che le situazioni descritte sono esasperate (non potrebbe essere diversamente) ma reali e sicuramente lo spettatore vi ritrova ciò che vive quotidianamente in famiglia. La stroncatura è stata a mio parere frettolosa e sicuramente mal motivata.........alla prossima
Ma che spietato! Un po' di
Ma che spietato! Un po' di comprensione almeno per la tata Lucia che molti genitori vorrebbero come suocera-governante. La galleria di piccoli mostri non è nemmeno così esagerata, del resto se non fossero un po' così a che servirebbero le tate?
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