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DVD CLASSICA

“Abbastanza straordinaria”: la musica secondo Daverio
Da qualche settimana esce in edicola (e nei negozi di musica, se ancora ne esistono) la collana Music&Book Gallery presentata dal noto critico d’arte. “Grande musica da guardare, grandi opere da leggere, una grande serie da collezionare”. Verifichiamo se l’esito è all’altezza dello slogan

di Massimo Balducci


Appena qualche giorno fa, in prima serata su Raitre, Daniel Barenboim ha dimostrato come sia possibile fare “divulgazione musicale” evitando gli opposti estremismi della banalità e della saccenteria - che poi tanto opposti non sono, se la saccenteria è la capacità di ricamare a vuoto sulle parole evitando accuratamente i concetti (e dunque sempre di vuoto si tratta). Ebbene, di questo secondo e più subdolo estremismo - che porta a trasformare qualsiasi argomento in un inconsistente vaniloquio - non potremmo invece trovare esempio migliore di Philippe Daverio: che impersona la saccenteria integrale, trionfante, senza dubbi né infingimenti, facendola propria anche a sprezzo del ridicolo fin nell’aspetto fisico e nella pronuncia vocale.

 

La collana Music&Book Gallery da lui presentata offre ad ogni uscita un dvd musicale più un’opera letteraria. Le ragioni dell’abbinamento sono in alcuni casi autoevidenti (Otello di Verdi più Otello di Shakespeare), in altri più ermetici, ma sempre si tratta comunque di grandi capolavori e altrettanto grandi esecuzioni.
Da questo, concorderete, non può però automaticamente derivare che si tratti di una “grande” collana: anche perché i capolavori di ogni epoca e genere sono accessibili ormai dappertutto - magari non nella tv generalista, ma certamente alla radio, sul satellite, in rete - ed il valore aggiunto di una collana sta dunque proprio nella capacità di proporli, spiegarli, e diciamo pure confezionarli. La rigida rilegatura di questi libri, ad esempio, ci fa già capire molte cose: essa non sembra pensata perché vengano letti davvero. E’ invece fatta apposta perché li si tenga prudentemente chiusi, “collezionati” appunto, nella propria libreria.
 
E poi c’è Daverio, naturalmente: non possiamo ignorare che sia lui il padrone di casa. In apertura di ogni dvd ci accoglie nel suo bel salotto Novecento, tra un quadro cubista ed un pezzo di scacchi gigante, per introdurci al capolavoro di turno. Varrebbe la pena di analizzare parola per parola i suoi discorsi a effetto, fra aggettivi dopati, distinzioni capziose, e più in generale una lingua italiana trasformata in azzeccagarbuglio culturalistico. Prendiamo ad esempio l’incipit del terzo numero (concerto di Pierre Boulez e Daniel Barenboim al festival Salisburgo):
“Un concevto abbastanza straordinario, questo di Salisburgo”. Già, così abbastanza straordinario che non occorre nemmeno dirci quando è avvenuto.
“Intanto per via del direttore e del pianista: Pierre Boulez, uno dei teorici e uno dei protagonisti della musica contemporanea francese, quella che è passata attraverso i percorsi più complessi, dallo smontaggio del linguaggio musicale, al suo minimalismo…”. Minimalismo? Boulez??
 
“… e alla sua passione - in realtà - per la sonorità riscoperta”. Ah, perché l’avevano dimenticata? E soprattutto, chi e quando l’avrebbe riscoperta?? Ma procediamo: Daverio ruota platealmente la testa verso la telecamera 2, in un tentativo abbastanza straordinario di creare un minimo di vivacità (essendone la sua espressione facciale del tutto priva). “E l’altro, un pianista assolutamente straordinario, Daniel Barenboim, particolarmente originale come cambio di linguaggio nella seconda metà del ventesimo secolo”. Dunque dall’abbastanza siamo passati all’assolutamente straordinario: un crescendo irresistibile, bisogna riconoscerlo. Qui la costruzione sintattica si fa zoppicante, l’esperto forse è stanco, e non si capisce bene in cosa consista questo “cambio di linguaggio” cui fa riferimento - anche perché, in verità, ignoravamo il fatto stesso che i pianisti (che a quanto se ne sa sono interpreti) potessero “cambiare” un linguaggio.
Ma è proprio in passaggi come questo che si riconosce la bravura dell’esperto: buttar lì un po’ di roba a caso, giusto per far capire che ne sa a pacchi, senza sentirsi assolutamente in dovere di spiegare le espressioni a effetto che dissemina in scioltezza. Alla fine lo spettatore ne saprà meno di prima: ma questo, per Daverio, non costituisce certo un motivo di turbamento.


Tags: classica, daniel brenboim, divulgazione, dvd, esperto, libri, Massimo Balducci, multimediale, Philippe daverio, pianista, pierre boulez,
08 Dicembre 2009

Oggetto recensito:

collana DVD+LIBRI Music&Book Gallery

giudizio:



6.2775
Media: 6.3 (4 voti)

Commenti

Pienamente d'accordo con SP,

3.06

Pienamente d'accordo con SP, l'articolo si incentra sul denigrare Daverio, non riuscendo tra l'altro (a mio avviso) nell'intento.

<<“Intanto per via del direttore e del pianista: Pierre Boulez, uno dei teorici e uno dei protagonisti della musica contemporanea francese, quella che è passata attraverso i percorsi più complessi, dallo smontaggio del linguaggio musicale, al suo minimalismo…”. Minimalismo? Boulez??>>

forse hai tagliato la citazione troppo presto, comunque mi sembra chiaro che si riferisca al percorso della musica contemporanea francese che viene appunto smontata da Boulez, nel suo linguaggio musicale, al suo minimalismo.. etc.

La critica alla solidità della rilegatura mi sembra fuoriluogo, in un tempo in cui vanno per la maggiore rilegature misere come spesso i contenuti delle stesse mi sembra un'ottima cosa che ci sia una controtendenza. Così come la critica alla sua pronuncia (ricordando che è di origini francesi), che io credo sia, per quanto particolare e "diversa" anche estremamente chiara.

Ricordo diverse stroncature

Ricordo diverse stroncature di Balducci che mi hanno lasciata perplessa. Per non parlare di quando, per fare un paragone con la voce di non so chi, tirò fuori una voce legata ad un evento tristissimo. Rimasi infastidita a tal punto che scrissi alla redazione (Chissà se ricorda, Balducci). Ora invece voglio dire che, secondo me, questo articolo è proprio bello, nella forma e nella sostanza. Bravo Balducci

Il voto è dato all'articolo

4.05

Il voto è dato all'articolo che trasuda invidia e non conoscenza.

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