... da Beethoven a Lady Gaga. E' il titolo dell'ultima Guida di Giudizio Universale. Un viaggio che attraversa i generi musicali - classica, jazz, rock, contemporanea, rap – smascherando le finte rotture di molti miti antichi e recenti. Ma soprattutto portando alla luce rotture solitamente trascurate. Ecco due voci in anteprima per i nostri lettori
di Massimo Balducci e Federico Capitoni
Quella di Orfeo, prototipo del musicista che è in grado di cambiare il mondo. O quella del madrigalista Claudio Monteverdi, che ha inventato la canzone d’autore con secoli d’anticipo. O quella di Rossini, che si ritirò dalle scene alla stessa età in cui lo fece Battisti. O ancora quella del neomelodico Tommy Riccio, che con il pezzo ‘Nu latitante ha consumato la rottura più estrema: quella con la legalità. Vai alla scheda del libro Riportiamo integralmente due voci della guida NIRVANA (1987-199
Il lamento funebre arriva dalla Fiera del Libro di Francoforte: non solo per l'editoria cartacea ma per la letteratura di élite in genere. Basta con i soliti scrittori, dai soliti paesi, che scrivono per le solite case editrici. Dalla nostra visita, tutto ormai sembra spingere verso un'editoria senza barriere, tecnologiche, economiche o geografiche
di Massimo Balducci
Questo resoconto non sarà l’ennesima prece per San Libro martire, crocefisso dalla crisi economica e dal progresso informatico. E tantomeno sarà un allarme sulla crisi dell’editoria italiana, anche perché l’Italia - vista dalla fiera del libro di Francoforte - è davvero tanto piccola da essere praticamente introvabile (e infatti io non l’ho trovata, non avendola peraltro neanche cercata). Certo, uscire dal recinto delle nostre beghe comporta dei rischi: per esempio, il disorientamento più totale. E’ vero, ce lo dicono semp
I resoconti quotidiani e il bilancio finale del Festivaletteratura dal nostro inviato
di Massimo Balducci
di Massimo Balducci
Non è più tempo di tormentoni da spiaggia e Festivalbar: i dischi dell'estate sono quelli di tutto l'anno. In questo pezzo alla scoperta degli artisit i più sconosciuti, folli e nostalgici si parla di: Carlo Pastore, Arcade Fire, M.I.A., Dente e Il Genio, Brunori Sas, Julian Lynch, Villagers e Conor O’Brien, Darwin Deez (il migliore) (Illustrazione di Daniela Tieni) Qualcuno di voi si ricorda i “tormentoni estivi” dell’estate 2009? O di quella precedente? Io credo di no. Forse l’ultimo, vero successone di tale tipo ri
La xenofobia ai tempi di Facebook: malgrado gli sforzi dei social network, la rete abbonda di offese contro neri, rom ed extracomunitari. Ma c'è differenza fra scrivere questi slogan su un muro o in una vetrina telematica
di Massimo Balducci
Il nuovo disco delle Hole, capitanate dalle vedova di Kurt Cobain, ci conferma che nel rock per far parlare di sé ormai basta la cattiva reputazione
di Massimo Balducci
Giusto qualche giorno fa, Massimo Gramellini osservava su La Stampa le sconcertanti analogie tra le notizie di un giornale datato 20 novembre 2002 e quelle che tengono banco oggi: un disastro ambientale causato da una petrolifera, i veti incrociati che ostacolano il dialogo sulla giustizia, Tremonti che prepara una finanziaria di lacrime e sangue, la Lega che preme per il federalismo fiscale, eccetera eccetera, fino ovviamente alle polemiche interne al principale partito di centrosinistra. Insomma è come se la stampa di casa nostra avesse fatto proprie le teorie di Fukuyama, dimentican
Analisi musical-politica di Meno male che Silvio c'è
di Massimo Balducci
I talent show invadono il mondo islamico: dall’X-Factor afghano alla trasmissione araba dove in gara ci sono addirittura le poesie. Ecco come lo stesso fenomeno che in occidente rappresenta la decadenza della tv e della musica, altrove può essere un’innovazione ai limiti dell’eroismo
di Massimo Balducci
di Massimo Balducci
Imelda Marcos oggi ha 80 anni. Tra il 1978 ed il 1986 fu la first lady delle Filippine o, meglio, ne fu co-dittatrice assieme al marito Ferdinand, guadagnandosi, tra le altre cose, il soprannome di Iron butterfly: farfalla d’acciaio. Il regime dei Marcos fu sanguinario e pop al tempo stesso: da una parte si massacravano gli oppositori politici, dall’altra la signora andava a ballare allo Studio 54 e collezionava scarpe. Molte scarpe. Quando i rivoluzionari entrarono nel palazzo presidenziale, ne scoprirono 2700 paia. Questo giusto per dare una vaghissima idea
Il motore di ricerca per eccellenza ha cambiato le nostre vite, dettando a tutti le proprie regole nello scambio delle informazioni in rete. Ma non è detto che il suo regno durerà per sempre, anzi: ci sono molti motivi per augurarsi che finisca al più presto.
di Massimo Balducci
di Massimo Balducci
Nel campo della musica classica, a differenza che nella realtà, i grandi eventi sono tutt’altro che imprevedibili. Quasi sempre infatti vengono definiti dal passato, e quasi sempre si tratta di anniversari. Ecco dunque che il grande evento di questo 2010 è senza dubbio Fryderyk Chopin: anche se l’evento vero e proprio - ovvero la sua nascita - è avvenuto nel 1810. Comunque non si può non partecipare, al grande evento di quest’anno. Ma voi cosa fareste nei panni della più prestigiosa etichetta mondiale di musica classica, per festeggiare Chop
Ernesto Assante, giornalista musicale di Repubblica, in Copio dunque sono ripercorre la storia dell’industria discografica alla ricerca delle cause della sua crisi
di Massimo Balducci
Questa volta è messa in discussione: Scratch My Back, il nuovo album di Peter Gabriel, è una raccolta di cover che fanno incontrare classici e novità, da Neil Young agli Arcade Fire; ma tutte in versione così patinata da diventare stucchevoli
di Massimo Balducci
Per la prima volta, un disco di Peter Gabriel non raccoglie il consueto coro di plausi. Facile infatti restare delusi, se dopo otto anni di silenzio discografico non si concede che un disco di cover… Peter Gabriel spiega che l’idea del suo nuovo album, Scratch My Back, gli è venuta pensando al formato digitale e in particolare ad iTunes. Si tratta infatti di un progetto per così dire “aperto”, di cui l’attuale uscita costituirebbe soltanto la prima fase. In essa Gabriel reinterpreta a modo suo 12 classici del pop, più o meno recenti e
Hilary Hahn è una delle violiniste più interessanti emerse negli ultimi anni. I suoi dischi cercano di suggerire nuove chiavi di lettura dei classici: oggi ci prova con le cantate di Bach
di Massimo Balducci
Ogni nuovo disco dedicato ad un grande compositore classico, ormai, è una doppia sfida. Non solo perché l’esecutore deve (come è ovvio) cimentarsi con un capolavoro: ma soprattutto perché, dopo un secolo di storia discografica, è diventato quasi impossibile distinguere la propria interpretazione da quelle già disponibili. Oggi non basta più registrare un bel disco, bisogna giustificarlo. Come se non bastasse, sull’industria musicale classica pesano le conseguenze di almeno tre diverse crisi: quella economica globale, quella de
Il processo di allargamento dell’Ue continua, ma l’opinione pubblica resta distante. Forse anche perché non è mai nato un sistema radiotelevisivo comune per i cittadini europei.
di Massimo Balducci
Per molti di noi, la sigla dell’Eurovisione costituisce poco più che un ricordo di infanzia. Certo ci può capitare ancora di ascoltarla - come è avvenuto negli ultimi giorni per le Olimpiadi invernali, o in apertura del festival di Sanremo - ma non ci fa più caso nessuno. Per molto tempo invece, questa fanfara solenne tratta dal Te Deum di Marc-Antoine Charpentier non è stata una sigla come le altre: era il segnale di festa che risuonava nelle occasioni eccezionali, l’annuncio che si varcava un netto confine percettivo tra il “dentro”