• Seguici su:
DISCHI

Javier Girotto dagli Enten Eller, una bella improvvisata

In ventitré anni di carriera tra jazz, etnica e progressive, il quartetto fondato da Massimo Barbieri e Maurizio Brunod ne ha ospitati parecchi di talenti. Con il sassofonista italoargentino, però, è scattata una scintilla: ne è nato Ecuba, ultimo disco del gruppo


di Marco Buttafuoco

Foto di Luca D'agostino


Il primo disco degli Enten Eller (titolo originale dell'opera di Søren Kierkegaard da noi nota come Aut-Aut) uscì ventitré anni fa. A quella lontana incisione, chiamata Streghe, ne sono succedute altre nove. Intanto, attorno al percussionista Massimo Barbiero e al chitarrista Maurizio Brunod, si sono aggiunti vari musicisti (Tim Berne fra gli altri); dal 1996 in poi il gruppo si identifica con un quartetto di base che comprende, oltre ai due cofondatori, anche Giovanni Maier (basso) e Alberto Mandarini (tromba), ai quali continuano ad affiancarsi via via ospiti di rilievo. 
 
Definire gli Enten Eller un gruppo di jazz tout court sarebbe far torto a tanti anni di ricerca artistica. Del jazz il gruppo conserva la dimensione improvvisativa, ma l’orecchio appassionato coglie nella loro musica anche tanti altri echi, primo fra tutti quello del glorioso progressive rock degli anni '70.
 
Ma non è questo che conta. Ciò che importa è che questi musicisti hanno continuato a cercare negli anni un loro linguaggio che, pur mantenendo spessore artistico, parlasse ad un pubblico allargato, senza cadere nella ripetizione di formulette di mainstream jazzistico nè di sperimentalismi claustrofobici o di collages etno-folk. Naturalmente la loro proposta, pur ricca di consensi critici, è sempre rimasta al di fuori dei circuiti festivalieri, oramai ridotti a rassegne quasi museali che ospitano - salvo lodevolissime ma rare eccezioni - gli stessi nomi e le stesse proposte musicali.
 
Per incidere il loro ultimo disco, Ecuba, gli Enten Eller hanno invitato il sassofonista italo argentino Javier Girotto. Con questo incontro la musica del gruppo, sempre improntata ad una forte tensione “narrativa”, si è arricchita di toni drammatici e si è estesa verso orizzonti indefiniti. Il modo di suonare di Girotto è terribilmente passionale: spesso emette una nota o suona una frase come fosse l’ultima della vita. In questo ricorda il suo grande compatriota Gato Barbieri che tanti giovani petti rivoluzionari scosse e inebriò nei lontani anni ‘70, con il suo jazz latino e il suo sax tenore spremuto fino all’incandescenza.
 
Risultato dell’incontro fra i quattro Enten Eller e Girotto è un'ora abbondante di musica che non conosce cali di tensione. Musica che stringe il cuore, che non dà tregua. Musica sognante ed aspra, rovente e malinconica, ma con momenti di grande levità e di bellezza quasi bachiana con i numerosi duetti fra i protagonisti. Si è probabilmente creata un atmosfera particolare fra i musicisti durante la seduta, forse si è materializzato quello spirito misterioso che i musicisti di flamenco chiamano el duende. La cresta di quest’onda si raggiunge proprio nella lunga e totalmente improvvisata Suite for Jukaighiri (memorabile il solo di Girotto alla quena, un flauto andino di canna).
 
Insieme al disco è in commercio un elegante libro con foto di Luca d’ Agostino, un’illuminante sintesi di Guido Festinese su Enten Eller e due brevi racconti di Flavio Massarutto, che rendono bene il clima particolare di questo bellissimo disco: “Ho avuto la sensazione - scrive - che i musicisti abitassero un mondo altro, un mondo che essi stessi creano dal nulla e dal silenzio“.



Tags: Aut aut, Ecuba, Enter Eller, Gato Barbieri, improvvisazione, Javier girotto, jazz, Marco Buttafuoco, progressive rock, recensione, Sax, Søren Kierkegaard,
06 Settembre 2010

Oggetto recensito:

Enten Eller & Javier Girotto, Ecuba,  Splasc(h) Records 2010

giudizio:



7.02
Media: 7 (8 voti)

Commenti

Invia nuovo commento

Il contenuto di questo campo è privato e non verrà mostrato pubblicamente.
 
CAPTCHA
Questa domanda serve a verificare che il form non venga inviato da procedure automatizzate
Image CAPTCHA
Enter the characters (without spaces) shown in the image.