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LIBRI

In un libro tutte le nevrosi dei personaggi di Schulz: dalla paura di non ricevere lettere d'amore, fino alla megalomania di Snoopy. Perché è vero che i fumetti sono pieni di sensi simbolici e metaforici, come ci hanno insegnato Calvino, Eco e tanti altri. Ma il senso principale resta quello: far ridere.


di Daniel Agami

"Cos’è un po’ di orgoglio quando c’è di mezzo il tuo stomaco?" (Snoopy, erroneamente attribuita a Charles Schulz)    C’è solo un caso in cui si può essere favorevoli alla pena capitale: a chi ha capito tutto, il lusso di sapere quale è, ma noi che non abbiamo sinceramente ancora capito niente della vita nel suo divenire quotidiano, sospettiamo che possa essere per le persone che pensano che i fumetti (e nell’esempio i Peanuts) siano cosa da bambini, o che ricordano di averli letti "quando ero ragazzino&qu
13 Febbraio 2010

LIBRI

Finalmente un libro che parla di clochard raccontandoli davvero, ma in lingua letteraria


di Daniel Agami

“Se lei non vuole me, io non sarò più me. Rinuncio al mio nome, a coloro che lo sanno a quelli che lo dicono. Alla targa sul campanello. Al codice postale.” (Paola Presciuttini) Siamo sinceri, e voi che leggete, per favore, siatelo con noi: del dolore altrui non ce ne frega niente. Non quello delle persone a cui vogliamo molto bene, e neanche quello dei grandi casi di dolore nazionale (i terremotati, le vittime degli assassini misteriosi, i personaggi famosi vedovi, quelli di Sinistra Ecologia Libertà): quelli ci interessano un po’. Ci riferiamo al dolore
14 Febbraio 2010

TEATRO

Il comico e la scatenata compagnia Baby gang in D'ora in poi. Come sarebbe se fosse diverso. Uno spettacolo che mescola cabaret, commedia brillante, sperimentazione, avanguardia, dramma, metateatro, monologo e persino musical


di Daniel Agami

“Sognava il suicidio collettivo (bel progetto!)… un poeta deve morire perché le sue parole abbiano valore” (Carolina De La Calle Casanova) La morte e il comico, allegria di naufragi, funerali allegri. Sono tre ossimori, ma uno di questi non dovrebbe esserlo: eppure, la storia culturale ha imposto al comico (inteso come persona) due divieti difficilmente valicabili: la sessualità (il comico non può fare sesso, se non onanistico) e la morte (il comico non può morire). Comicità e Morte sembrano estremi, al punto tale che l’unione improp
16 Dicembre 2010