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LIBRI

Dalla sua esperienza come educatore, Fabio Geda racconta in un romanzo gli aspetti più nascosti della vita dei bambini immigrati. Con una leggerezza che cattura più di tante pagine drammatiche


di Gianpaolo Mazza

L’infanzia e la crescita sono per Fabio Geda delle ossessioni. E gli scrittori che hanno detto qualcosa di importante nella storia della letteratura in fondo hanno scritto delle proprie ossessioni per buona parte della loro vita.    Occupandosi di minori stranieri in qualità di educatore, Geda ha vissuto circondato da storie pazzesche che meritavano di essere raccontate. E lo ha fatto colmando un vuoto, perché letteratura su questi argomenti ce n’è veramente poca. Per dieci anni ha vissuto con i bambini in una comunità-alloggio, ci ha dorm
16 Luglio 2010

TEATRO

Le pulle di Emma Dante racconta le martoriate esistenze che popolano un bordello palermitano


di Anna Colafiglio

Ne parlava Jean Genet nel suo quasi-dimenticato capolavoro Notre Dame des Fleurs, di candide sposine en travesti che sognano l’eterno amore ("Ho il cuore in mano, e la mano bucata, e la mano nel sacco, e il sacco chiuso, e il mio cuore è in trappola", diceva Divine); torna a parlarne Emma Dante con il suo Le pulle ("puttane" in palermitano), uno struggente affresco della perdizione che la stessa Dante, regista e autrice dei testi, definisce "operetta amorale": è un drammone musicale in technicolor, il dispiegarsi di cinque martoriate esistenze
09 Febbraio 2010

TEATRO

Il comico e la scatenata compagnia Baby gang in D'ora in poi. Come sarebbe se fosse diverso. Uno spettacolo che mescola cabaret, commedia brillante, sperimentazione, avanguardia, dramma, metateatro, monologo e persino musical


di Daniel Agami

“Sognava il suicidio collettivo (bel progetto!)… un poeta deve morire perché le sue parole abbiano valore” (Carolina De La Calle Casanova) La morte e il comico, allegria di naufragi, funerali allegri. Sono tre ossimori, ma uno di questi non dovrebbe esserlo: eppure, la storia culturale ha imposto al comico (inteso come persona) due divieti difficilmente valicabili: la sessualità (il comico non può fare sesso, se non onanistico) e la morte (il comico non può morire). Comicità e Morte sembrano estremi, al punto tale che l’unione improp
16 Dicembre 2010