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Psico-bimbo

Miniature di creature fantasy, con cui costruire interi universi e combattere battaglie: è un gioco creativo che allena alla discussione e al rispetto delle regole


di Giorgio Astengo

Intorno ad un tavolo su cui campeggiano pennelli, bicchieri di acqua colorata, scodellini, tubetti e bottigliette variopintii, bombolette spray, pinze e cutter, stanno seduti alcuni ragazzini dai dieci ai quattordici anni. Chiacchierano, ridono e dipingono coloratissimi e bizzarri soldatini in metallo e plastica alti più o meno tre centimetri: miniature, per la precisione, altro che banali soldatini. Si tratta di Warhammer, gioco ideato, prodotto e distribuito in appositi negozi dall'inglese Games Workshop: miniature da assemblare e dipingere e con cui costruire meravigliose armate di c
09 Febbraio 2010

Psico-bimbo

E' quel che sono, in fondo, proprio tutti, come ci insegna il bel film Welcome. E il legame che i figli instaurano con loro è il modello per i rapporti che costruiranno con gli estranei nel corso della vita


di Giorgio Astengo

Il film Welcome di Philippe Lioret, piccolo grande capolavoro, intenso e crudele, presentato con successo nel febbraio 2009 al Festival di Berlino e splendidamente interpretato da Firat Ayverdi (il diciassettenne Bilal) e Vincent Lindon ( l'istruttore di nuoto Simon), racconta la storia di un ragazzo curdo che, partito dall'Iraq per raggiungere in Inghilterra la ragazza di cui è innamorato, arriva a Calais, dove non trova altro modo per attraversare la Manica se non a nuoto. Bilal incontra, nella piscina dove cerca disperatamente di allenarsi, un istruttore di nuoto che, a sua
25 Gennaio 2010

Psico-bimbo

Dialogo con un bambino di otto anni che non riesce ad addormentarsi senza una particolare condizione


di Giorgio Astengo

Alcune riflessioni con un bambino di 8 anni che fatica ad addormentarsi. Dice lui: “L’ultima cosa che mi ricordo, un attimo prima di addormentarmi, è il profumo della mamma. Che non è sempre lo stesso, cambia di sera in sera, anche se i profumi poi ritornano e li riconosco e mi ricordano qualcosa che è successo nella giornata. Senza il profumo della mamma non riesco a dormire, nemmeno dalla nonna che ha anche lei un profumo ma non è lo stesso di quello della mamma e nemmeno l’odore di papà basta per farmi dormire bene”.   “O
08 Gennaio 2010