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TEATRO

Uno sguardo al cielo e uno agli inferi. Nell'allestimento della Compagnia Gank, il grande seduttore disegnato da Molière cammina su un filo, costantemente in bilico. Un modo intelligente per interrogare un grande testo, senza pretese di sostituirlo. Dirige e interpreta Antonio Zavatteri


di Nicola Arrigoni

"Il dispetto è la spilla del mio desiderio", afferma Don Giovanni… In questa battuta e nella contrapposizione fra i termini "dispetto" e "desiderio" c’è tutta l’ambiguità del mito del grande seduttore. Se ci si rifà all’etimologia della parola dispetto - "de" (giù) "spicere" (guardare), guardare dall’alto verso il basso - è in contraddizione con il de-siderio, che è volgere gli occhi alle stelle. Don Giovanni vive di questo doppio sguardo, e non è poco. Sfida
29 Gennaio 2013

TEATRO

Al Teatro Duse di Genova fino al 30 ottobre va in scena il Don Giovanni, per la regia di Antonio Zavatteri: il suo allestimento resta fedele a un testo che tra bestemmie, morti, storie di assassini, di fame, di soldi e di religione non ha certo bisogno di rivisitazioni per risultare attuale


di Sergio Buttiglieri

Già l’inizio di questa piacevole regia di Antonio Zavatteri, vista in Prima Nazionale al teatro Duse di Genova, con la stessa colonna sonora di Stranger than Paradise (mitico film di Jim Jarmusch, premiato a Cannes nel 1984) è piacevolmente spiazzante. Là una coppia sconclusionata vagava on the road per gli USA in cerca della cugina di uno dei due. Qui invece una strepitosa coppia  - parente con tutte le più riuscite accoppiate del nostro teatro - va in scena fuggendo dai parenti delle signore sedotte e abbandonate. E qui Molière sfrutta
25 Ottobre 2011